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Cronaca

Fvg crocevia di traffici illeciti: paura per l'ingresso della criminalità organizzata

Sos del Sindacato lavoratori di Finanza: «I porti esposti a un crescente rischio di infiltrazioni criminali, potenziare subito gli organici». Appello alla Regione: «Niente ticket sanitario per le forze dell’ordine»

Un allarme che parte dai sindacati: «il recente riassetto ordinativo dei reparti della Guardia di Finanza nella nostra regione, se non sarà accompagnato da un’iniezione di personale giovane e motivato, rischia da qui al 2024 di creare una situazione insostenibile sotto il profilo della sicurezza del territorio e della vigilanza economico finanziaria. È necessario quindi uno sforzo sinergico delle istituzioni per garantire da un lato il rafforzamento degli organici, dall’altro condizioni di lavoro migliori e più sicure alle forze dell’ordine». È quanto sostiene Armando Gallucci, segretario regionale del Silf (Sindacato italiano lavoratori finanzieri), il più rappresentativo tra i sindacati dei finanzieri attivi a livello nazionale e in Friuli Venezia Giulia.

Le preoccupazioni

Preoccupato dall’intensificarsi di episodi anche gravi legati alla presenza della criminalità organizzata sul territorio, tra cui il recente inseguimento autostradale conclusosi con un incidente, fortunatamente senza conseguenze gravi, per una pattuglia della Gdf di Gorizia, Gallucci denuncia come la nostra regione stia diventando sempre più crocevia di traffici illeciti: «I porti dell’alto Adriatico – spiega – rappresentano purtroppo un punto sensibile in particolare per i traffici di stupefacenti e armi e periodi come questi, caratterizzati da blocchi e rischi di interruzione delle attività, con la conseguente concentrazione di volumi anomali di traffico, vanno a scapito dell’azione di controllo della Guardia di Finanza e dell’amministrazione doganale. Ecco perché mai come in questo momento, come ha segnalato del resto anche il procuratore capo di Trieste De Nicolo, è importante mantenere alta l’attenzione sul rischio di infiltrazioni mafiose e criminali e garantire il presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine. Da qui l’esigenza improrogabile di potenziare gli organici, che risentono pesantemente dell’insufficiente turnover e dell’innalzamento dell’età media».

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Le richieste

Ma il Silf si rivolge anche alla politica regionale, sollecitando «investimenti e iniziative tese al miglioramento delle condizioni di lavoro in tutti i settori, puntando a ridurre il tasso di infortuni, in forte crescita, e nel caso specifico degli operatori di sicurezza mettendo in campo interventi tesi a risolvere criticità come la mancata copertura Inail». La richiesta del Silf, «già avanzata più volte nei confronti della Giunta regionale, ma senza ottenere alcuna risposta», è quella di riconoscere l’estensione dell’esenzione dal ticket sanitario per i lavoratori delle forze dell’ordine. «La sicurezza dei cittadini non si tutela infatti con misure di emergenza e con l’innalzamento di nuovi muri – conclude Gallucci – ma con un’attenzione quotidiana e concreta nei confronti di chi opera per salvaguardare la legalità e per presidiare il territorio».

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