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Domenica, 1 Ottobre 2023
allarme sindacati

Troppe cadute dai tetti, servono «prevenzione, maggiori controlli e formazione»

Allarme dei sindacati delle costruzioni del Fvg in seguito ai numerosi episodi di cronaca delle ultime settimane nei quali hanno perso la vita anche tre persone, a San Pietro al Natisone e ad Azzano Decimo

Sono state numerose le cadute dall’alto verificatesi in Friuli Venezia Giulia nelle ultime settimane e i sindacati regionali delle costruzioni denunciano nuovamente la mancata applicazione delle più elementari norme relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro. A subire incidenti non ci sono solo persone che si improvvisano ma anche esperti come il vigile del fuoco precipitato ieri a Talmassons. Purtroppo ci sono state anche vittime. Venerdì scorso, un uomo è morto a San Pietro Al Natisone precipitando dal tetto di un'azienda. Altri episodi sono successi a Pocenia e a Talmassons, solo per citarne alcuni.

I sindacati

I recenti eventi atmosferici che hanno colpito il territorio regionale, hanno causato ingenti danni a edifici pubblici e privati. Ciò comporta la necessità di numerosi interventi sulle proprietà danneggiate. "È quindi facilmente prevedibile un’intensificazione delle richieste di ristrutturazione delle coperture. La non consapevolezza del rischio e l’eccesso di confidenza con fasi lavorative critiche sono fattori deleteri per la sicurezza dei lavoratori" dicono i sindacati che raccomandano "il divieto di interventi eseguiti da chi non possiede competenze adeguate. Chiediamo agli organi competenti e alle imprese di vigilare per aiutarci a limitare il più possibile gli infortuni nei cantieri, perché per cambiare materialmente le condizioni di lavoro delle persone e garantire la loro sicurezza c’è bisogno di interventi in materia di prevenzione da predisporre il giorno prima e non dopo gli avvenimenti tragici che ancora troppo spesso funestano il nostro settore". I sindacati hanno anche aggiunto: "Non a caso nell’arco di pochi giorni si sono verificate almeno una decina di cadute dall’alto delle quali due di carattere mortale, che si aggiungono al tragico evento capitato alla Fantoni di Osoppo lo scorso 7 giugno. I dati nazionali dell’Inail, dai quali emerge come nel comparto delle costruzioni almeno il 60% delle morti è ancora causato da cadute dall’alto". In conclusione: "Come organizzazioni sindacali ribadiamo l’importanza della formazione professionale continua di tutti gli addetti e del corretto uso degli strumenti di protezione individuale al fine di evitare queste tragiche situazioni. Si presenta quindi la necessità di incrementare tutti i processi di formazione e prevenzione delle maestranze adibite a svolgere lavori in altezza e non solo, sapendo che il comparto edile è l’unico ad avere attivato da decenni un ente bilaterale specifico, preposto a formare e professionalizzare tutti i lavoratori sul tema della sicurezza".

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