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Cronaca

Caso Regeni: si riaprono i rapporti fra Italia e Egitto, tornano gli ambasciatori

Il diplomatico italiano sarà a Il Cairo il prossimo 14 settembre. Nello stesso giorno l'ambasciatore egiziano si insedierà a Roma. Alfano: "Cercheremo verità, anche a Cambridge"

L'ambasciatore Giampaolo Cantini curerà l'intero spettro dei rapporti con l'Egitto. A riferirlo il ministro degli Esteri Angelino Alfano, ieri,  alle Commissioni riunite di Camera e Senato. Alfano ha anche annunciato che il diplomatico assumerà l'incarico al Cairo il 14 settembre e che nel medesimo giorno anche il nuovo ambasciatore egiziano si insedierà a Roma. 

Alfano: "Cercheremo verità, anche a Cambridge"

"L'Italia continuerà a sostenere la ricerca della verità su Giulio Regeni in tutte le sedi, compresa l'istituzione britannica per la quale Giulio stava compiendo la sua ricerca", ha detto il ministro degli Esteri e Cantini avrà "un rapporto di collaborazione nella capitale egiziana con il collega britannico" proprio sul dossier Regeni. "I magistrati egiziani hanno soddisfatto in modo ancora parziale ma crescente le richieste contenute nelle rogatorie - ha aggiunto Alfano - e un nuovo incontro tra le due procure dovrebbe svolgersi a settembre". 

Grasso: "Per verità serve rapporto con Egitto"

Avere verità e giustizia sul caso Regeni "se non si hanno rapporti" con l'Egitto "è ancora più difficile. La cooperazione giudiziaria che è stata avviata così bene dalla procura di Roma può avere nuova linfa da un rapporto ristabilito". Lo dice il presidente del Senato, Pietro Grasso. "Bisogna anche comprendere il problema dei familiari della vittima - dice Grasso - che possono partecipare il più possibile a questa opera che possa fare luce e verità su questo caso". E aggiunge: "Qualcuno lo definisce un caso politico, nel senso che Regeni è vittima di contrasti interni dello stesso Egitto". "Noi - conclude - dobbiamo mettere in atto tutti i mezzi possibile per cercare la verità come abbiamo sempre fatto".

19 mesi dal ritrovamento del corpo al Cairo

2 giorni fa i genitori di Giulio Regeni, Paola e Claudio hanno concelebrato, con don Pierluigi Di Piazza, la messa domenicale a Zugliano, nella chiesa di San Michele Arcangelo, in occasione dei 19 mesi dal ritrovamento del corpo del giovane ricercatore a il Cairo. "I genitori di Giulio - ha raccontato all'Ansa il sacerdote, responsabile del centro di accoglienza per immigrati intitolato a padre Balducci - si sono uniti ai fedeli nella preghiera-appello che viene recitata oggi in molte chiese italiane per chiedere, ancora una volta, la verità sulla morte del ragazzo. E' stata una messa molto commovente - aggiunge il sacerdote - soprattutto nel momento in cui Paola e Claudio hanno preso la parola per raccontare la vita di Giulio".  

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