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Cronaca

Pugni a un autista dell'autobus a Udine: "E' la parte finale di una serie di violenze"

Pittelli (Cisl): "Serve un immediato intervento che vada ad accrescere fortemente la sicurezza a tutela dei lavoratori"

Giornata nera ieri per il trasporto pubblico locale, segnata da due casi di aggressioni fisiche ai danni di autisti degli autobus delle aziende Arriva Udine e Trieste Trasporti. Per irregolarità di viaggio segnalate – come previsto dal regolamento – i due autisti sono stati rispettivamente aggrediti uno con tre pugni al petto da un viaggiatore e l’altro con minacce, sputi e percosse da quattro utenti. Entrambi sono stati poi accompagnati in Pronto soccorso per ricevere assistenza.

Quanto accaduto – denunciano dalla Cisl – è un fatto gravissimo, che arriva a valle di una serie di violenze di varie entità e gravità avvenute nei mesi passati e che più volte sono state denunciate. Centinaia di persone tutti i giorni utilizzano bus e treni e i dipendenti dei trasporti pubblici locali sono soli nello svolgimento del proprio lavoro. Questa proporzione fa riflettere su quanti potenziali eventi critici potrebbero accadere e gli eventi di ieri ne sono l’esempio lampante. Il periodo di Covid e post Covid ha ulteriormente aggravato la situazione.

Antonio Pittelli, segretario generale Fit Cisl Fvg, commenta così la vicenda. “E’ imprescindibile l’urgenza di aprire un tavolo perpetuo sulla sicurezza, che unisca prefetti, Regione e aziende. Non ci accontenteremo più di risposte inconcludenti. Serve un immediato intervento che vada ad accrescere fortemente la sicurezza a tutela dei lavoratori. Non è tollerabile che un dipendente venga offeso o malmenato mentre svolge con dedizione e correttezza il proprio lavoro nonostante il difficile periodo che stiamo tutti attraversando. Servono risposte concrete soprattutto per loro”.

 

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