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Aggressione

Guardia medica strangolata: "Investire sulla sicurezza del personale sanitario"

Le reazioni della classe politica e dei sindacati a quanto accaduto alla dottoressa Andriani

Indignazione, solidarietà e allarme. È la sintesi delle reazioni politiche e sindacali a quanto accaduto alla dottoressa Adelaide Andriani, aggredita da un paziente durante un turno di guardia medica in via Gervasutta

Riccardi

"Sono profondamente indignato per l'aggressione – ha commentato l'assessore regionale alla sanità, Riccardo Riccardi –. La violenza e l'intimidazione che ha dovuto affrontare sono inammissibili e non devono essere tollerate in nessuna forma. I medici sono al servizio della nostra comunità e meritano rispetto e gratitudine per il loro lavoro indispensabile. Prenderemo tutte le misure necessarie per assicurare la sicurezza dei nostri operatori sanitari. Condanno con forza questo comportamento riprovevole". 

Serracchiani

“Va fatto un investimento sulla sicurezza del personale medico più esposto, che non può vivere nella paura di minacce e aggressioni" ha commentato la deputato del Pd Debora Serracchiani. "Il periodo del Covid e l’estremizzazione di certe fazioni no vax e no green pass hanno lasciato un terreno per certi versi devastato psicologicamente e culturalmente. E’ chiaro che non si possono militarizzare le strutture sanitarie, ma un gradino di sicurezza in più va assicurato, misure prudenziali vanno adottate, informazione e formazione si devono aumentare. Bisogna restituire tutta la dignità a chi dedica la vita a curare gli altri, altrimenti le fughe dalla professione non si fermeranno”.

Honsell

"Esprimo tutta la mia solidarietà alla dottoressa Adelaide Andriani per la brutale aggressione subita mentre svolgeva il servizio di guardia medica a Udine, impegnata a offrire con generosità un servizio indispensabile alla nostra comunità. È un episodio gravissimo che non deve ripetersi". Lo ha affermato in una nota il consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), aggiungendo che "chiediamo ancora una volta all'assessore Riccardi, come abbiamo fatto in tutti questi cinque anni, di non trascurare l'importante servizio di continuità assistenziale". "Vanno garantite la sicurezza e l'idoneità dei locali. Inoltre, è necessario che ci siano almeno due persone presenti in ogni momento – ha concluso Honsell – e che siano assicurate le misure per gestire le emergenze. La sanità territoriale è fondamentale, come è fondamentale garantire in primo luogo gli operatori".

Cgil e Cisl

"Ultima di una serie di vergognose aggressioni subite dal Personale Sanitario di Asufc e non solo. Il rischio di subire violenza per oss, infermieri e operatori della salute è in costante aumento, tanti colleghi infatti si rivolgono alle nostre organizzazioni lamentando di aver ricevuto minacce da parte di utenti e pazienti e che in qualche caso si arriva addirittura alla violenza fisica". È il commento unitario dei rappresentanti sindacali di Cigl-Cisl e Fials. "Infermieri, medici e professionisti della salute sono spesso vittima di fatti di cronaca incresciosi, segno tangibile che sono in aumento i casi di disagio sociale e psicologico ma anche di un sistema socio sanitario che fa sempre più fatica a dare risposte ai bisogni dell’utenza. Pronto soccorsi e reparti pieni, organici all’osso non aiutano a costruire un corretto dialogo fra chi presta la propria opera per garantire la salute e chi ha il bisogno di essere assistito. La risposta ovviamente non può essere l’autodifesa, I lavoratori della sanità hanno il diritto di prestare la loro opera in sicurezza e di essere rispettati da tutti".

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