Addio ad Aldo Morassutti titolare del ristorante "Da Toni", ha fatto conoscere la cucina friulana nel mondo
Aldo Morassutti si è spento oggi ad 89 anni dopo una lunga malattia. Oggi di lui resta il ricordo di una vita "votata" a valorizzare e far conoscere la cucina tradizionale friulana in tutto il mondo
Aveva lottato tanto contro una malattia che alla fine ha avuto la meglio.
Non ce l'ha fatta Aldo Morassutti, titolare dello storico ristorante "Da Toni" a Gradiscutta di Varmo. Aldo, 89 anni ed una vita dedicata al locale si è spento oggi, domenica 12 giugno.
Nonostante la malattia, Aldo Morassutti non si era mai fermato da quando, quel giorno del 1958 aveva cominciato a lavorare nella trattoria acquistata dai genitori per rilevarla poi nel 1970.
Un viaggio che era, allora solo agli inizi, e che avrebbe portato Aldo Morassutti a diventare un innovatore, un’icona capace di dare nobiltà alla cucina della tradizione friulana.
Il ricordo
“Aldo era un anfitrione in sala capace di farti sentire i sapori in bocca ancor prima di servirti – racconta Walter Filiputti, Presidente del Consorzio FVG Via dei Sapori - Sapeva raccontare quello che faceva, il perché dei suoi piatti, sapeva farli amare. E poi ascoltava i clienti, li capiva, ancor prima che si capissero loro stessi molte volte, sulla scelta della pietanza per la cena".
"Aldo è stato un anticipatore dei tempi su moltissimi temi. Era stato cofondatore insieme ad Elio Del Gro del Consorzio FVG Via dei Sapori nel 2000 di cui ora sono Presidente - prosegue Filiputti - Avevo condiviso con lui nel 1969 anche l’epopea legata all’Associazione Italiana Sommelier, era stato pare di “Linea Italia in Cucina” insieme a grandi nomi della cucina locale e nazionale con un unico obiettivo: rinnovare la tradizione culinaria locale, quella della cucina povera, ma senza snaturarla, anzi sottolineandone il grandissimo valore non solo a livello enogastronomico, ma anche a livello culturale”.
“Insomma Aldo, con i suoi modi sottili, con il suo modo di sentire e raccontare la cucina del suo Friuli Venezia Giulia, ha fatto conoscere il suo piccolo paese in tutta l’Italia e anche in Europa".
“Per il suo ristorante sono passati grandi nomi della politica, della cultura e turisti da ogni angolo d’Italia, perché Aldo – continua Filuputti- raccontava la cucina perché per lui era più del semplice cibo: era storia, era persone, era tradizione”
“Pensi che – conclude Filiputti – era stato uno dei pochissimi a non aver tolto le minestre dal proprio menù. Perché le minestre lui sapeva farle amare, ne coglieva l’essenza e riusciva a spiegarla".
