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Cronaca

Nella programmazione Rai l'Aclif chiede per il friulano stesso trattamento del ladino

Il presidente dell'Assemblea della comunità linguistica friulana ha tracciato le linee d’azione per l’autunno e ha dato il benvenuto a 5 nuovi Comuni che entrano nell'assemblea

La Rai e il suo palinsesto deve «tener conto delle specificità culturali e linguistiche della popolazione friulana». Lo chiede a gran forza l'assemblea della Comunità linguistica friulana, riunitasi qualche giorno fa in Sala Ajace a Udine, sollecitando il servizio pubblico «affinché anche per la comunità friulana si possa arrivare gradualmente a un servizio almeno pari a quello che caratterizza la comunità ladina della provincia di Bolzano, linguisticamente affine a quella friulanofona». La Rai per la Provincia autonoma di Bolzano prevede una convenzione che conta 100 ore annuali di trasmissioni televisive e 352 ore annuali di trasmissioni radiofoniche in lingua ladina.

La richiesta per una nuova Convenzione tra la Rai e la Presidenza del Consiglio di ministri che raggiunga i livelli di tutela auspicati dalla comunità friulanofona è stata rimarcata dal presidente di Aclif Markus Maurmair alla presenza dell’assessore regionale alle Lingue minoritarie Pierpaolo Roberti, mentre in videocollegamento è intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin.

Nell’occasione Roberti ha ricordato che «la Rai si era impegnata per una nuova convenzione con alcuni requisiti di tutela – ha spiegato l'assessore –, concordati anche grazie al Corecom, che prevedevano implementazione di risorse e di programmazione in lingua friulana e ci siamo ritrovati con una proroga. Quel primo risultato conseguito con l’atto integrativo che ha aperto la via alla programmazione televisiva era importante, ma non può essere il punto di arrivo: vogliamo - ha affermato - una piena equiparazione della tutela del friulano con quella dello sloveno, vogliamo che si avvii anche l’informazione televisiva in lingua friulana. Il percorso per arrivare ai nostri obiettivi di tutela è fatto di passi graduali, ma adesso non può subire altri rallentamenti».

Nel corso dell’assemblea Maurmair ha dato conto delle nuove adesioni alla Comunità che toccano oggi quota 132, tra cui i Comuni di Spilimbergo, Codroipo, Pavia, Rigolato e San Vito di Fagagna.

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