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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

A Udine il secondo Liceo Scientifico internazionale cinese d'Italia

La Giunta regionale ha approvato l'aggiornamento del piano di dimensionamento della rete scolastica e di programmazione dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2018-19. Fra le novità spicca l’attivazione dell'indirizzo internazionale dell'Uccellis che fino ad oggi veniva svolto solamente al Convitto Vittorio Emanuele di Roma

Tra le novità del piano di dimensionamento della rete scolastica che entreranno in vigore nell'anno scolastico 2018-19 spicca il cambiamento dell'offerta formativa dell'Educandato statale Collegio Uccellis di Udine, con la sostituzione della sezione di liceo classico europeo con insegnamento della lingua cinese, già attiva presso l'istituto come opzione dell'autonomia scolastica, con una sezione di liceo scientifico internazionale con opzione cinese. Un grande risultato per l'Uccellis poiché il liceo scientifico internazionale con opzione cinese non è ancora ad ordinamento e solo pochi convitti in Italia sono riusciti ad attivare questo percorso, previo decreto di sperimentazione del ministero dell'Istruzione.

Liceo Scientifico internazionale cinese di Udine

Il corso andrà a completare la già ricca offerta internazionale dell’Educandato, con una proposta indirizzata agli studi scientifici. Il profilo in uscita dello studente è quello previsto per il liceo scientifico d’ordinamento, arricchito da un solida conoscenza della lingua cinese e del diritto. Lo studio del mandarino, inserito come insegnamento curriculare d’indirizzo, arricchisce l’offerta formativa del liceo scientifico, con un numero importante di ore dedicate a tale lingua, che diventa anche veicolo per l’insegnamento della storia e della geografia, garantendo l’internazionalizzazione del percorso di studi: le competenze linguistiche raggiunte sono elevate (B2/C1) e certificate, attraverso gli esami HSK, dallo Hanban, l’ente che – per conto del Ministero della Pubblica Istruzione Cinese – promuove la diffusione della lingua cinese nel mondo. A completare la formazione dell'innovativo corso ci saranno anche due discipline quali diritto e l’economia. Per quanto riguarda l’insegnamento della lingua inglese, che sarà utilizzata per l'insegnamento delle scienze naturali,  l'obiettivo sarà il raggiungimento dei certificati linguistici quali il First Certificate of English (FIRST), livello B2 e il Cambridge English: Advanced – (C.A.E.), livello C1. 

Le altre novità nella provincia di Udine

Isis Magrini Marchetti di Gemona del Friuli. Anche con riguardo alla richiesta di implementazione dell'offerta formativa dell'Isis Magrini Marchetti di Gemona del Friuli con l'attivazione di una sezione di liceo scientifico sportivo, Regione e Usr (che aveva dato parere negativo per quanto concerne l'organico, al contrario della Regione che ha valutato positivamente la domanda) hanno concordato di procedere all'immediata costituzione di un tavolo di lavoro aperto al territorio dell'ex provincia di Udine per valutare la possibilità di avviare il percorso di studi richiesto.

Montagna. Proprio per tutelare gli istituti comprensivi di montagna, sono state rinviate al prossimo piano di dimensionamento le decisioni riguardo l'accorpamento di quelli di Arta Terme e Paularo con Paluzza, nonché quello di Comeglians con l'istituto comprensivo di Ampezzo, per i quali verranno creati degli appositi tavoli di lavoro.

Scuola dell'infanzia Sbaiz di Sedegliano. Infine, la decisione sulla richiesta del Comune di Sedegliano di trasformare la scuola dell'infanzia paritaria Don Antonio Sbaiz in scuola statale è stata rinviata ai prossimi piani di dimensionamento per svolgere opportuni approfondimenti. 

"Come negli anni precedenti - commenta l'assessora regionale all'Istruzione, Loredana Panariti- se non ci sono state specifiche richieste provenienti dal territorio, la Regione si è sempre battuta per il mantenimento di tutte le autonomie scolastiche e di tutti i plessi anche se sottodimensionati rispetto ai parametri delle linee di indirizzo, nella convinzione che la scuola costituisca non solo un luogo di apprendimento ma un presidio sociale fondamentale per le comunità e per i territori, in particolare per quelli di montagna che soffrono delle situazioni di criticità demografica, di spopolamento e di difficoltà negli spostamenti soprattutto nel periodo invernale".

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