
Il 2015 sui nostri confini: identificate e denunciate migliaia di persone
Intensa l'attività della Polizia di frontiera lungo i nostri confini
In un anno di forte immigrazione clandestina, rilevante è stata l'attività di contrasto, con l'individuazione di 67 "passeur", 38 dei quali arrestati per favoreggiamento. Rilevante anche l'attività di riammissioni degli stranieri irregolari, da Austria o Slovenia, rintracciati lungo il Carso italiano. Per 695 di loro, per i quali è stato possibile dimostrare che provenissero da uno dei due Stati confinanti, sono scattate le misure di riaccoglimento con immediata riconsegna alle Autorità austriache o slovene.
Sempre più incisiva è la vigilanza della fascia confinaria terrestre, con impiego sia di poliziotti di rinforzo che di contingenti delle forze armate ora operanti, in ausilio alla Polizia di Frontiera, nei Settori Tarvisio, Trieste, Gorizia. Il rafforzamento dei controlli alle frontiere, misura preventiva per rilevare eventuali infiltrazioni di potenziali terroristi o foreign fighters, è stata estesa anche a porti ed aeroporti con innalzamento delle misure di sicurezza nei confronti dei passeggeri in arrivo e in partenza. Nel giugno scorso e' stata individuata, a bordo di un autobus proveniente dalla Francia e diretta in Romania, una minorenne francese segnalata come scomparsa, voleva andare in Siria per unirsi ai combattenti. Anche presso porti e aeroporti del triveneto l'attività di Polizia è stata incalzante: numerosi arresti, soprattutto per favoreggiamento all'immigrazione clandestina, nel corso dei controlli della Polizia di frontiera marittima di Trieste e di Venezia. Proprio al porto di Venezia in settembre e' stata individuata ed arrestata una cittadina greca ricercata poiché condannata a 10 anni di reclusione per traffico internazionale di armi. Questa operazione si somma ai 23 passeur arrestati - solo a Tarvisio - nel 2015, alle auto di lusso che si tentava di esportare all'estero individuate al porto di Trieste, alle sostanze dopanti dall'Egitto sequestrate all'aeroporto di Verona, alle false assicurazioni RC auto scoperte a maggio a Gorizia, ai numerosi "Hi Fi Car" rubati e sequestrati, sempre a Gorizia, in marzo.