Escluso dalla graduatoria, insegnante vince il ricorso ed entrerà di ruolo
"Sentenza storica" secondo la Cils Scuola. Si chiude così il contenzioso con l'Ufficio Scolastico Regionale
Un insegnante precario potrò diventare di ruolo, grazie a una sentenza storica del Tar del Friuli Venezia Giulia. Il tribunale amministrativo ha messo la parola fine e ha stabilito che l'insegnante di lettere, fino a ora supplente potrà essere definitivamente inserito nella graduatoria di merito e – di conseguenza – stabilizzato. Il docente aveva già incassato, lo scorso febbraio, una prima ordinanza in suo favore dal Consiglio di Stato.
Cosa era successo
L’Ufficio Scolastico Regionale aveva escluso il docente dalla graduatoria nonostante il superamento del concorso straordinario bis svolto lo scorso luglio. Anche se aveva raggiunto quasi il massimo dei voti. La decisione era stata presa in quanto la laurea in filosofia, conseguita oltre 20 anni fa con il vecchio ordinamento, risultava carente di un esame specifico. Esame che però all’epoca non richiesto per l’abilitazione all’insegnamento, in base al decreto ministeriale 39 del 1998. Secondo l'Ufficio Scolastico regionale, l’insegnante friulano, prima di partecipare al concorso, avrebbe dovuto integrare il suo percorso sostenendo ulteriori esami come previsto dal decreto 259 entrato in vigore nel 2017.
Le dichiarazioni
Grande la soddisfazione per Cisl Scuola che, insieme agli avvocati Cosimo Calabrò e Andrea Benvenuti, ha assistito il ricorrente. “Si tratta di una sentenza storica – commenta la sindacalista Antonella Piccolo -. Abbiamo lottato per contrastare una palese ingiustizia rimediando a una ingiustificata esclusione di un docente molto apprezzato nella comunità scolastica della provincia di Udine”.