I consigli per una buona potatura, fondamentale per le piante ma senza sindrome da Edward mani di forbice
Operazione importantissima, ma purtroppo spesso trascurata, la potatura è fondamentale per far crescere le nostre piante in casa come in tarrazzo. Bastano poche regole, ecco quali
Con i primi freddi scatta la corsa a mettere al riparo le piante rimaste all'esterno di terrazze e balconi durante i mesi caldi. Sempre più spesso, infatti, nelle case si creano dei piccoli spazi green, delizia per gli occhi, ma anche per lo spirito, visto che è ormai dimostrato che piante e fiori creano un clima da relax. Discorso simile per l'interno delle abitazioni, sempre più arredate con piante e fiori per rendere l'ambiente elegante e dare un tocco di originalità alla stanza.
Per far sì che crescano belle e rigogliose, sono necessari alcuni accorgimenti, oltre alla normale annaffiatura e concimatura. Anche se dipende molto dal periodo di fioritura, infatti, un'operazione importantissima, e spesso trascurata, è quella della potatura. Solitamente si effettua in inverno, quando sono in riposo vegetativo, mai comunque quando la pianta sta riprendendo vigore con una verde e poderosa gemmatura.
Potare non è difficile, bisogna seguire poche regole per non mettere a rischio la salute della pianta. Tuttavia è bene seguirle. Ecco qualche piccolo consiglio e una veloce carrellata delle tecniche che anche una mano non esperta può facilmente mettere in atto.
Osservazione
Prima di farci prendere dalla sindrome di Edward mani di forbice è bene guardare e prendere alcune precauzioni come ad esempio
- valutare il periodo di potatura
- immaginare dove intervenire per mantenere la forma naturale della pianta
- controllare anche la base della pianta così da rispettare l’equilibrio tra radici e rami
- eliminare le foglie e i rami morti
- eliminare i rami che ostacolano la crescita degli altri
- utilizzare utensili specifici.
Dall'osservazione all'azione: le tecniche di potatura
Le tecniche per la potatura sono diverse, ma hanno come obiettivo comune quello di proteggere le piante da malattie. Scopriamo i principali tipi di potatura.
Spuntatura
In questo caso si eliminano le parti esterne dei rami troppo lunghi e secchi, così da ringiovanire la pianta. Se è in fiore bisogna aspettare la fine della fioritura, mentre quelle sempreverdi devono essere potate alla fine dell’inverno, prima che spuntino i rami nuovi. Per farlo in modo corretto è buona regola munirsi di una forbice per potatura e tagliare i due terzi del ramo.
Cimatura
Serve ad alleggerire la piante dalle foglie eccessive eliminando i rami giovani. In questo modo non solo crescerà uniformemente, ma ci sarà anche più aria tra le foglie. Per eliminare le estremità basta usare un coltellino e tirare. Un taglio netto e deciso, infatti, permetterà al ramo di ramificare più velocemente.
Sbocciolatura
Eliminare i fiori secchi è fondamentale per ridurre il rischio di possibili malattie e stimolare allo stesso tempo la pianta a produrre nuovi boccioli. Il periodo più indicato è al termine della fioritura e devono essere eliminati con l’aiuto di un coltello ben affilato all’altezza del grosso fusto.
Seppur benefica, la potatura è pur sempre una ferita
Dopo la potatura è buona regola proteggere la pianta dal trauma subito. Seppur necessario, il taglio è una ferita. È per questo che è importante praticare tagli netti e non sfilacciati: solo in questo modo i tempi di cicatrizzazione saranno più brevi e la pianta non sarà esposta al rischio di infezioni e attacchi dei parassiti. Inoltre, gli utensili devono essere mantenuti puliti e ben affilati.