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Giovedì, 28 Marzo 2024
Giardino

Coltivare le piante in idrocoltura: cos'è e come funziona

Questo metodo sempre più diffuso permette di coltivare le piante con il solo utilizzo dell'acqua e dell'argilla

Le piante, sia in giardino che in casa, contribuiscono a rendere più bello l'ambiente, ma anche a ridurre l'inquinamento domestico e depurare, così, l'aria che respiriamo. Anche se non tutti hanno il pollice verde, avere delle piante in casa non è poi così difficile, soprattutto grazie a nuove tecniche di coltivazione che permettono di avere piante rigogliose senza troppi sforzi. Una di queste, è l'idrocoltura, una tecnica di origine agricola che si basa sul fatto di sostituire il tradizionale terriccio con argilla espansa e acqua.

Come funziona

La tecnica è adatta a tutte le piante, anche quelle grasse, che notoriamente hanno bisogno di poca acqua. Con questa coltivazione, i fiori vengono messi all’interno di contenitori trasparenti, perché si deve controllare costantemente il rapporto tra acqua e radici. Se non si è esperti di giardinaggio, si può ricorrere all’indicatore di livello. Prima di mettere la pianta all’interno del vaso, si devono pulire le radici dai residui di terra utilizzando l’acqua corrente e tagliare con una forbice quelle secche.

Le piante all’interno dei vasi vengono sostenute da uno strato di palline di argilla espansa, il substrato deve coprire per due terzi l’altezza del vaso. Oltre all’argilla si possono aggiungere altri materiali come il concime in granuli, che serve a dare nutrimento alla pianta. In alcuni casi, si arricchisce con elementi puramente decorativi come sassolini colorati, pietre trasparenti o palline in gel che trattengono l’acqua così da trasformare la pianta in un elemento d’arredo. L’importante è che non non sia né troppo fine né troppo spesso perché le radici devono essere libere di poter crescere in ogni direzione. Infatti, con l’aiuto di un bastoncino si deve allargare e spingere sul fondo le radici, in modo tale che se si solleva la pianta, questa non esca dal vaso.

La piante adatte

La tecnica è adatta a tutte le piante, ma ci sono alcune che ne beneficiano particolarmente. Tra le più indicate ci sono le talee, in quanto riescono ad adattarsi bene allo strato d’argilla. Lo stesso vale per il ficus, la dracena o la pianta aromatica del rosmarino.

Questa tecnica dà ottimi risultati anche con le piante di origine tropicale come l’orchidea. Se, invece, si amano le piante con i fiori, si può sperimentare la coltivazione con l’ibisco, lo spatafillo o l’anturio. Tra le piante grasse non tutte accettano questo tipo di coltivazione, ma ci sono alcune che ne beneficiano, come l’aloe.

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