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Domotica

Riscaldare la casa in modo smart, cos'è e come si usa il cronotermostato

Con l'arrivo dei primi freddi, in molti hanno già acceso gli impianti di riscaldamento. Ecco come cercare di risparmiare in modo smart utilizzando i cronotermostati

Dalla cara, vecchia stufa a legna ai moderni impianti di riscaldamento di acqua sotto i ponti ne è passata. Se poi consideriamo il salto in avanti della domotica, non più “roba” da film di fantascienza, la tecnologia anche in questo campo ha fatto passi da gigante.

Con l'arrivo dell'inverno, infatti, è inevitabile non pensare all'accensione dei termosifoni. Dopo l'estate, prima di metterli in funzione è importante far controllare la caldaia da un esperto, non trascurare la manutenzione e dare una bella pulita ai caloriferi sui quali si è depositata della polvere e che all'accensione può provocare per le prime ore un fastidioso odore.

Detto questo, il pensiero corre immediatamente a come limitare i costi delle bollette sempre più elevate. Una risposta la può fornire la tecnologia, sempre più presente nelle nostre case e sempre più di facile accesso. Esistono infatti dei dispositivi per rendere la casa smart che non richiedono lauree in ingegneria elettronica per essere utilizzati. Anzi. Sono i cosiddetti apparecchi domotici che permettono, in questo caso, di tenere la temperatura sotto controllo e, di conseguenza, alleggerire i costi in bolletta a fine mese.

Ai tradizionali termostati, negli ultimi anni si sono sostituiti sempre più nelle case i cronotermostati, efficienti e semplici da utilizzare. Non tutti però sanno cosa sono e come funzionano. Ecco, dunque, una piccola guida su come rendere la casa “intelligente”.

Cos’è un cronotermostato

Il cronotermostato altro non è che un dispositivo pensato per tenere sotto controllo la temperatura dell’abitazione in ambienti differenti, sempre che l'impianto che conduce ai vari termosifoni lo consenta ovviamente. L'apparecchio, infatti, è in grado di percepire i gradi all'interno della stanza, mette in funzione l'impianto di riscaldamento nelle singole stanze quando la temperatura è inferiore a quella stabilita, facendo attenzione a non superarla.

Il funzionamento è molto simile a quello di un termostato, anche se ci sono delle differenze sostanziali. Il termostato, infatti, è collegato all'impianto di riscaldamento, ma si aziona solo quando scende al di sotto di una determinata temperatura. Il cronotermostato, invece, oltre a rilevare la temperatura e regolare il funzionamento della caldaia, permette di gestire l'impianto in base alla giornata e alla stagione.

Controllare questo dispositivo anche a distanza è molto semplice, basta utilizzare un'App dedicata, che permette di avere sempre a portata di smartphone eventuali errori o anomalie, così come accensione, spegnimento o regolazione della temperatura, tutte gestibili a distanza.

Come funziona un cronotermostato

La parte più importante del dispositivo è il timer che permette di comunicare tutte le informazioni necessarie per accendere o spegnere il riscaldamento suddividendo fasce orarie e zone della stanza. Ad esempio, se si torna a casa dall’ufficio alle 20 e si desidera una sala da pranzo a una temperatura di 18°, è sufficiente impostare questi dati sul cronotermostato. Se all’orario stabilito, nell’ambiente c’è già la temperatura scelta, il dispositivo non si aziona, altrimenti entra in funzione fino al raggiungimento dei gradi desiderati.

I vantaggi del cronotermostato

L'obiettivo dell'apparecchio è quello di limitare gli sprechi e risparmiare in bolletta, perché impedisce l'accensione dei riscaldamenti quando in casa c'è la temperatura che desideriamo. Inoltre, i modelli più intelligenti possono essere regolati in base ai cambiamenti di temperatura all'interno della casa, quando, ad esempio, il sole riscalda naturalmente le stanze. Il cronotermostato, poi, si basa sulle informazioni che ricava dalle previsioni meteo, contribuendo a un minore impatto sull’ambiente.

Quale modello scegliere

I cronotermostati si possono dividere in due categorie: quello digitale e con wifi. Il primo è collegato all’impianto di riscaldamento tramite un collegamento elettrico. Il secondo si basa sulla rete internet e può essere controllato anche quando si è fuori casa.
Oltre questi modelli base è bene valutare  poi altre caratteristiche quali un display di facile lettura per un utilizzo più veloce e una programmazione che deve avere la funzione giornaliera e settimanale. In quest'ultimo caso si possono personalizzare meglio le funzioni e programmare l'impianto sul lungo termine.

La domotica ha fatto diventare più moderne e tecnologiche le nostre case e il cronotermostato è l’esempio perfetto di come un piccolo apparecchio possa rendere più semplice la gestione del riscaldamento.

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