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Salute

Capelli sani, quali "cibi spazzatura" evitare e quali fanno invece bene alla salute del cuoio capelluto

Il diradamento, l’indebolimento e la caduta dei capelli, influenza ogni giorno il benessere di migliaia di persone: una buona prevenzione inizia dagli alimenti che consumiamo a colazione, pranzo e cena

Troppo spesso ci dimentichiamo che una cattiva nutrizione non ha effettivi negativi soltanto sui nostri organi, ma si riflette sull'intero corpo, capelli compresi. Già, perché non basta nutrirli dall'esterno con balsami o creme. I capelli vanno alimentati, correttamente, anche dall'interno, ovvero evitando diete squilibrate o prive di nutrimenti essenziali.

Con il consumo eccessivo di quello che viene chiamato “cibo spazzatura”, infatti, rendiamo inconsapevolmente i nostri capelli spenti, opachi e fragili. In alcuni casi, la mal nutrizione può contribuire anche al loro indebolimento e alla conseguente caduta. E anche se ad ogni cambio di stagione si torna a parlare degli hairlook che faranno tendenza, è necessario ricordarsi che il benessere dei capelli non è solo un fatto di estetica, e anche se è importate seguire una beauty routine quotidiana, questa può non bastare.

I cibi che mantengono in salute i capelli

La prima forma di nutrimento, anche per i capelli, è infatti rappresentata dagli alimenti che consumiamo, ma non tutti sono funzionali al loro benessere, come ci spiega Angelo Labrozzi, farmacista, collaboratore con l’Università di Chieti nell'ambito della tricologia ed esperto nello studio della caduta dei capelli.

«Sia per la pelle sia per i capelli la salute passa attraverso i cibi che mettiamo nel piatto – spiega Angelo Labrozzi -  ed esistono 3 alimenti che mantengono in salute i nostri capelli. Il primo è il salmone. importante fonte di Omega 3, favorisce il benessere del capello e della cute evitando che si disidrati, è ricco di vitamine del gruppo B, in particolare la biotina, che aiuta la ricrescita del capello, e contiene una buona dose di ferro, ingrediente che contribuisce al meccanismo che porta ossigeno ai nostri capelli e ai nostri tessuti. Un altro alimento da privilegiare sono le uova, consumandole una o due volte a settimana, possono nutrire i capelli e la cute, poiché contengono ferro e molte vitamine del gruppo B. Il terzo alimento è  la frutta, sia secca che fresca, in questo caso meglio se di stagione, come arance e kiwi, ricchi di vitamina C che rallenta l’invecchiamento del bulbo e la caduta dei capelli».

Gli integratori alimentari per la salute dei capelli

Sebbene una corretta alimentazione e una vita sana siano due requisiti essenziali per la salute dei nostri capelli, tuttavia, in presenza di determinate patologie, carenze nutrizionali, periodi di forte stress o semplicemente di fronte al normale processo di invecchiamento, la sola dieta può non bastare.  È importante quindi ricorrere all’uso di integratori alimentari, che aiutano a mantenere in salute il cuoio del capelluto, compensano lo squilibrio di sostanze nutritive che altera il ciclo di crescita e supportano l’assorbimento di antiossidanti in grado di contrastare lo stress ossidativo e i radicali liberi che possono danneggiare i capelli. 

In questo ambito la scienza ha scoperto che le sostanze che possono contribuire a ridurre la caduta dei capelli, presenti negli integratori, variano dalle 12 alle 14. «Attualmente in commercio sono presenti diversi integratori validi – afferma ancora Labrozzi, ideatore del Metodo di Nardo – però, secondo la mia esperienza, molte volte sono sufficienti solo una parte di queste sostanze. Immaginiamo la capsula, al cui interno ci sono tutte le sostanze benefiche, come se fosse un carrello. Ne esistono di varie grandezze, in uno troppo piccolo non entra tutto ciò che serve, uno troppo grande hai difficoltà a passare tra le corsie, quindi a livello di capienza, l’ideale è il carrello medio. La stessa cosa vale per la capsula, se troppo grande, diventa difficile da ingerire.

Ora immaginiamo di poter decidere cosa inserire nel carrello, però, siamo vincolati dalla grandezza del carrello scelto. Pensiamo alle sostanze degli integratori come a dei palloni da calcio. Nel carrello possiamo metterne tre. Possiamo anche aumentare il numero dei palloni, però andrà diminuita la loro dimensione. Per farlo i palloni vanno trasformati in palline da tennis. Ma la quantità di ogni ingrediente cambia tra il pallone e la pallina. Questo per spiegare cosa accade quando in una sola capsula sono presenti tutte le sostanze, il dosaggio di ciascuna si abbassa e non permette di raggiungere il quantitativo necessario per avere l'effetto desiderato. Ciò nonostante, a causa di pubblicità ingannevoli, molte persone pensano che un integratore con più componenti sia più completo e quindi migliore. Invece è solo meno concentrato, quindi meno efficace».

Il problema della caduta dei capelli

Trattare il problema della caduta dei capelli con un approccio generalista, può essere pericoloso. Sicuramente ci sono fattori quali stress, alterazioni ormonali o del metabolismo, una errata alimentazione oppure lo sviluppo eccessivo di radicali liberi, che possano effettivamente influenzare negativamente la crescita del capello, portando inevitabilmente alla sua perdita. Ma ogni caso è a sé e come tale va considerato. «Partendo da tale presupposto – conclude Labrozzi –, è fondamentale prevedere prima di qualsiasi intervento l’analisi della struttura e delle diverse fasi di crescita del capello così come delle sue abitudini quotidiane, al fine di capire le cause del deterioramento del cuoio capelluto e quindi provare a porvi rimedio con un integratore naturale specifico, senza ricorrere a interventi chirurgici invasivi e medicinali».

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