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Salute

Obesità infantile: come aiutare i bambini nell'alimentazione

Come si previene l'obesità infantile e come si può curare assieme ai propri figli? Una breve guida su questo problema sempre più importante

Secondo i dati della sezione europea dell'Oms, Grecia, Malta, Italia e Spagna sono considerati i paesi più a rischio per quanto riguarda l'obesità infantile. L'obesità in un bambino è data da una discrepanza tra l'energia calorica assunta attraverso il cibo e l'energia calorica consumata. Quindi, i bambini tendono a mangiare troppo e male. Ma questo problema può portare anche a rischi gravi, come problemi cardiovascolari e metabolici. Nel prevenire l'obesità infantile, i genitori giocano un ruolo fondamentale. Questo problema, infatti, è riconducibile a: scarsa educazione alimentare, predisposizione genetica, stile di vita sedentario, status socio-economico, quantità e qualità del sonno.

Dare diverse possibilità

Dare un’unica opzione, magari già non molto invitante, può risultare frustrante per un bambino: permettergli di scegliere tra due alimenti, ugualmente sani, consentirà al bambino di sentirsi più sicuro di sé e minimizza il rischio del rifiuto totale del cibo.

Procedere a piccoli passi

Iniziare con piccoli cambiamenti può ridurre la pressione sul momento del pasto e aiutare a evitare discussioni. È importante lasciare al bambino i suoi “alimenti sicuri”, quelli che si sa che mangerà, ma provare a introdurre regolarmente qualcosa di nuovo, meglio se in quantità ridotte. Con perseveranza e una sfida all’assaggio o le dovute rassicurazioni sul fatto che non c’è nulla di male se un alimento non piace, si invoglia il bambino a sperimentare cibi nuovi.

Essere un buon esempio

Bisogna cercare di essere i primi a condurre uno stile di vita sano: prendersi cura di sè, mangiare bene e fare esercizio fisico regolarmente. Inoltre, è importante mangiare insieme durante i pasti: si potrà controllare ciò che mangia il bambino e in più lo si aiuta a imitare le abitudini alimentari.

Ricompensare gli sforzi

Cercare di offrire delle ricompense e complimentarsi con il bambino quando assaggia nuovi cibi o mangia qualcosa di sano. È importante però che la ricompensa non sia legata al cibo, ma piuttosto a un'attività come andare al parco, colorare o giocare insieme: dire “se mangi le verdure dopo puoi avere la cioccolata” darà l’impressione che il cibo che stiamo offrendo “vale meno” della ricompensa.

Argomenti delicati

Soprattutto per i bambini più grandi, il cibo e il peso possono essere un argomento delicato, e le preoccupazioni su come appaiono possono contribuire a problemi di autostima. Uno studio recente ha rilevato che obesità e salute mentale sono strettamente collegate, e i bambini obesi hanno più probabilità di soffrire di problemi emotivi come ansia e depressione. Nelle conversazioni, bisognerebbe provare a evitare di collegare l'alimentazione sana all'aspetto fisico. Bisogna invece convincer i bambini a mangiare bene e fare esercizio, perché questo lo fa sentire bene.

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