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Martedì, 19 Marzo 2024
Salute

Smettere di fumare: cosa accade minuto per minuto a chi dice addio alle bionde

Il Governo ha deciso l'aumento delle accise per i tabacchi. Quale occasione migliore per smettere di fumare? Ecco un'utile guida per chi intraprende questa strada

I fumatori e le fumatrici non devono averla presa bene. È notizia di queste ore, infatti, che il Governo ha deciso di aumentare dal 2023 le accise per il tabacco, ma anche per le e-cigarette. Considerando il già notevole costo per chi ha questo vizio, forse è l'occasione giusta per smettere di fumare. Ma come? In molti e molte risponderebbero che non ce la fanno. Così impossibile, comunque, non sembra essere e il Ministero della Salute pubblica sul suo sito un'utile guida su come intraprende questo cammino di addio alle sigarette.

Le prime 24 ore

Le prime 24 ore dall’ultima sigaretta sono le più difficili e nei primi 4 giorni sono più intensi i sintomi dell’astinenza, che tendono però ad attenuarsi dalla prima settimana al primo mese.

Il desiderio impellente di una sigaretta, in realtà, dura solo pochi minuti e non è troppo difficile adottare strategie per distrarsi. Ad esempio si può bere un bicchiere d’acqua, fare una passeggiata, chiacchierare con qualcuno, masticare una gomma o una caramella senza zucchero. 

Smettere di fumare fa ingrassare?

La nicotina è un anoressizzante, ovvero riduce la sensazione di appetito. Smettendo di fumare è quindi possibile un aumento di peso, ma che di media non è superiore ai due o tre chili. Non tutti comunque ingrassano, ma se non si vuole rischiare è sufficiente cambiare gradualmente le proprie abitudini alimentari, riducendo la quantità di cibo per pasto, preferendo 3-5 pasti leggeri piuttosto che due abbondanti. Importantissimo, poi, è bere molti liquidi e ridurre il consumo di alcolici, scegliere frutta e verdura quando si sente la necessità di mangiare qualcosa fra i pasti e, infine, aumentare l’attività fisica.

Cosa accade a chi smette

Sempre sul sito del Ministero, è presente un'utile elenco di tutti i benefici nello smettere di fumare, giorno per giorno, mese per mese, anno per anno.

  • entro 20 minuti la frequenza cardiaca e la pressione del sangue si riducono
  • entro 12 ore il livello di monossido di carbonio nel sangue diminuisce e torna a livelli normali
  • entro 2-12 settimane la circolazione del sangue migliora così come le funzioni polmonari
  • entro 1-9 mesi diminuiscono la tosse e il respiro corto
  • entro un anno il rischio di infarto diventa la metà di quello di un fumatore
  • entro 5-15 anni dopo il rischio di ictus diventa uguale a quello di un non fumatore
  • entro 10 anni il rischio di tumore ai polmoni diminuisce fino alla metà e si riduce anche il rischio di tumori alla bocca, alla gola, all’esofago, alla vescica, alla cervice uterina e al pancreas
  • entro 15 anni il rischio di infarto diventa uguale a quello di un non fumatore
  • a 30 anni si guadagnano almeno 10 anni di vita attesa
  • a 40 anni si guadagnano 9 anni di vita attesa
  • a 50 anni si guadagnano 6 anni di vita attesa
  • a 60 anni si guadagnano 3 anni di vita attesa

Nessuno scoramento

È bene ricordare che può capitare di ricominciare a fumare. Con questa consapevolezza si riesce a riconoscere e ad affrontare meglio i momenti critici. Le ricadute fanno parte del percorso di cambiamento e non devono scoraggiare, ma possono essere utili per conoscere e affrontare meglio i momenti critici.

L'Istituto Superiore di Sanità ha attivato un Telefono Verde contro il Fumo che risponde all' 800 554. Il servizio è anonimo e gratuito ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16.

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