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Dopo i controlli dei Nas

E' allarme listeria: cos'è, i sintomi, come ci si contagia e come si previene

Dopo i numerosi controlli dei Nas in tutta Italia che hanno scoperto 14 tonnellate di alimenti irregolari e dopo i veri casi di listeriosi verificatisi di recente, tutti ormai conoscono il nome di questo batterio. Ecco cos'è e quali sono i sintomi in caso di intossicazione

Fino a poco tempo fa quasi nessuno ne aveva mai sentito parlare. E, invece, come spesso accade in questi casi, dopo tutti i servizi giornalistici sull'argomento, la Listeria e la listeriosi sono diventate delle parole ormai sulla bocca di tutti.

I controlli dei Nas

Sono circa 14 le tonnellate di alimenti irregolari scoperti in questi giorni dai Nas in tutta Italia a seguito di vari casi di intossicazione da Listeria connessi con il consumo di alimenti crudi o a ridotta cottura (come ad esempio i würstel o altri insaccati crudi). Un valore commerciale di oltre 300 mila euro con 23 imprese produttive e commerciale sottoposte a chiusura o sospensione.

Cos'è la Listeria

La Listeria, o meglio Listeria monocytogenes è un batterio ampiamente diffuso nell'ambiente e si trova, in particolare, nel terreno, nelle acque di superficie e nel materiale fecale.

L'infezione, detta listeriosi, si contrae prevalentemente consumando alimenti contaminati crudi (in alcuni casi anche cotti) come prodotti lattiero-caseari a limitata maturazione, würstel, insaccati con stagionatura breve e prodotti similari, ortaggi pronti al consumo, ma anche prodotti di gastronomia con farcitura fresca come, ad esempio, tramezzini, ed è favorita dalla capacità della Listeria  monocytogenes di crescere e sopravvivere alle temperature abituali dei frigoriferi.

La listeriosi e chi è più esposto

Rispetto ad altre tossinfezioni alimentari, la listeriosi ha un'incidenza modesta, ma può causare complicanze potenzialmente letali con un tasso di mortalità che oscilla tra il 20 e il 30%. Le persone che più devono stare attente alle infezioni da Listeria sono gli anziani, le donne in gravidanza, i neonati ed i soggetti immunocompromessi.

I sintomi

La listeriosi può provocare delle reazioni lievi o più gravi. Nel primo caso i sintomi sono quelli simi-influenzali e gastroenterici. Chi è stato contagiato, dunque, potrà avere febbre, brividi, cefalea, dolori muscolari, nausea e diarrea.

Le reazioni più gravi, invece, sono dovute alla diffusione dell'infezione dal tessuto intestinale ad altri distretti corporei. Le manifestazioni variano a seconda dell'organo colpito e comprendono reazioni cutanee, batteriemia, encefalite, meningite, endocardite e peritonite. Nel caso di donne in gravidanza i rischi sono quelli di corioamnionite, aborto spontaneo, parto prematuro, morte intrauterina e gravi patologie neonatali.

Come si cura e come si previene

La terapia prevede la somministrazione di antibiotici (ampicillina), spesso associati ad aminoglicosidi.

Per evitare il contagio, quindi, è consigliabile adottare le consuete norme di comportamento per tutte le patologie dovute a consumo alimentare, ovvero cuocere bene i cibi (almeno 70 gradi), consumarli subito dopo la cottura, riscaldare ad alta temperatura i cibi provenienti da gastronomie, evitare l'uso di latte non pastorizzato e lavare accuratamente frutta e verdura così come le mani dopo aver toccato cibi crudi
 

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