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Giovedì, 25 Aprile 2024
Alimentazione

Matti per le castagne, ma attenzione a non mangiare le castagne matte

Se all'apparenza possono sembrare uguali, le castagne matte non sono commestibili e, a differenza delle altre castagne, possono provocare seri pericoli per la salute. Come distinguerle?

Ottobre mese delle castagne. Inizia infatti in questo periodo dell'anno il momento in cui gli appassionati di questo frutto autunnale possono sbizzarrirsi con ricette che vanno dai primi ai dolci. Per non parlare delle classiche castagne arrostite, magari accompagnandole con un buon bicchiere di ribolla. Perché dunque non avventurarsi in un bosco, proprio nell'affascinante periodo del foliage, per raccoglierle direttamente?

Attenzione però, perché a parte il fatto che non in tutti i boschi è possibile avventurarsi senza le dovute autorizzazioni, la presenza di frutti simili alle castagne che troviamo spesso in pianura possono indurci a raccogliere quelle. Ed è qui che rischiamo di incorrere in seri pericoli. Già, perché quelle sono le “castagne matte”, ovvero frutti non commestibili, ma molto molto simili a quelli “veri”. Come distinguerle dunque? E, soprattutto, cosa accade se per errore le mangiamo?

Come distinguerle

Se a prima vista i due tipi possono sembrare uguali, in realtà basta un minimo di conoscenza e si capisce subito quali siano le “castagne matte”. Innanzitutto l'involucro che contiene la castagna. In quelle matte, infatti, questo è ricoperto da aculei verdastri e non pungenti. All'interno, inoltre, troveremo sempre un solo frutto, mentre nelle castagne commestibili se ne trovano di solito due, se non tre, oltre ad essere decisamente più piccole e meno lucide delle “cugine matte”. Provate poi a toccare i ricci: quelli “veri” sono decisamente più pungenti.

E l'albero? Beh, anche qui le differenze sono abissali. Per le castagne, l'albero è, ça va sans dire, il castagno e si trova nei boschi e nelle foreste, di solito a un'altitudine superiore ai 300 metri sul livello del mare.
Per le castagne matte, invece, l'albero è l'ippocastano e le sue foglie sono più piccole e di forma ovale a differenza del castagno che le ha più seghettate.

Cosa si rischia con le castagne matte

Detto come riconoscerle, vediamo ora cosa accade se, per errore, finiamo per mangiare le castagne matte. Il centro antiveleni di Milano, sul suo sito, annovera bruciore al cavo orale, nausea, vomito e diarrea. Nel caso se ne assuma una notevole quantità, poi, soprattutto nei bambini, possono comparire anche sintomi neurologici come incoordinazione motoria, tremori, spasmi muscolari, depressione del sistema nervoso centrale e dilatazione delle pupille.

In tutti questi casi, quindi, è bene contattare subito il proprio medico o recarsi al pronto soccorso più vicino, ricordandosi di fornire ai medici la quantità ingerita e, se possibile, portare un esempio delle castagne matte ingerite.

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