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Vaccino ai bambini: dal 16 dicembre parte la campagna in Italia

La fascia 5-11 riceverà una terzo della dose del vaccino prodotto da Pfizer. Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco, dice che è "sicuro ed efficace" lo definisce

Dopo l'approvazione da parte dell'Aifa del vaccino per la fascia 5-11 anni, definito da Nicola Magrini, direttore generale dell'ente "sicuro ed efficace", il Governo italiano si sta organizzando per far partire la campagna vaccinale dedicata ai più piccoli.

Le dosi disponibili dal 16 dicembre

"Con la recente approvazione sull'utilizzo del vaccino per la fascia di età 5-11 anni, la struttura commissariale ha programmato la distribuzione a dicembre di 1 milione e mezzo di dosi pediatriche di vaccino mRna-Pfizer. Le dosi rappresentano una prima tranche che sarà poi integrata a gennaio e saranno rese disponibili a partire dal 15 dicembre, in modo che tutte le strutture vaccinali delle Regioni e Province autonome, saranno in grado di procedere alla vaccinazione dei bambini a partire dal giorno 16 dicembre" ha comunicato poi ieri la struttura del commissario Francesco Paolo Figliuolo.

Perché è importante vaccinare i bambini

"È importante vaccinare i bambini a partire dai più fragili. - ha affermato il presidente dell'Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro al Tg3 -  L'infezione corre, anche nelle fasce più giovani e sappiamo che anche tra di loro ci sono ricoveri e long Covid. L'Aifa ha indicato che i vaccini sono sicuri ed efficaci e questa è una indicazione molto forte. I pediatri sono pronti a fare la loro parte". 

La vaccinazione in quella fascia di età ha mostrato "un’efficacia nella riduzione delle infezioni sintomatiche da Sars CoV-2 nel 91% rispetto al placebo" ed "è verosimile che il livello di protezione da ricoveri e decessi potrebbe essere anche maggiore", dice sempre Nicola Magrini in un’intervista al Corriere della Sera. "Non sono emersi eventi avversi gravi. Nei 3100 bimbi che hanno ricevuto il vaccino non sono stati osservati, almeno nel follow up a breve termine ora disponibile, eventi avversi gravi correlati al vaccino né episodi di miocardite o pericardite, infiammazioni al cuore. L’elenco degli eventi avversi è rassicurante: sono di lieve entità e passano rapidamente". Ci sono “eventi estremamente rari, nell’ordine di 1 ogni 10mila o 50mila” ed è per questo "fondamentale l’attività di farmacovigilanza. In ogni caso nel mondo “3,3 milioni di bambini hanno già fatto l’iniezione prevalentemente con una dose. Nessun segnale di allerta fino ad ora".

I dati disponibili

Maria Paola Trotta, coordinatrice Unità di crisi dell'Aifa dedicata al Covid, su Radio 24 dice che i dati che abbiamo "non sono pochi". "Lo studio registrativo che ha portato alla nuova indicazione ha incluso oltre 3.000 bambini vaccinati e i dati hanno mostrato elevati livelli di efficacia intorno al 91%". A questi dati si aggiungono "quelli inclusi nel database di farmacovigilanza degli Usa, dove si è partiti il 29 ottobre e sono stati vaccinati oltre 3 milioni bambini. Anche qui, seppure il follow-up non sia molto lungo, non si evidenziano particolari problemi di sicurezza".

"I dati che abbiamo sul vaccino anti Covid ai bambini sono sufficienti per questa estensione pediatrica. Abbiamo uno studio fatto su 3000 bambini, con dose ridotta e cioè 1/3 della dose: il vaccino si mantiene efficace e senza eventi avversi preoccupanti, solo reazioni locali, un po' di febbre e mal di testa. Per ora non ci sono miocarditi" secondo Patrizia Popoli, presidente della Commissione tecnico-scientifica dell'Aifa: "Il Covid nei bimbi non è sempre blando, c'è ad esempio la sindrome infiammatoria multisistemica e questa può essere grave. Sei bambini su 1000 finiscono in ospedale. C'è un rischio". 

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