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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Udine, gratuito patrocinio, termometro della crisi

Il presidente degli avvocati di Udine traccia un bilancio sull’attività̀ del Consiglio nel settore del patrocinio a spese dello stato: evidenti, nel 2021, le difficoltà di molte famiglie in provincia. Zanetti: “Aumentano le domande per le cause inerenti le esecuzioni forzate e si consolida il dato per i procedimenti di separazioni e divorzi. Verso un aumento delle istanze nelle cause di sfratto”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Sono 580 le richieste di ammissione al patrocinio a spese dello stato per procedimenti civili pervenute nel 2021 al consiglio dell’Ordine degli avvocati di Udine. Si tratta per la maggior parte di domande attinenti al diritto di famiglia (separazioni, divorzi, modifiche delle relative condizioni) ed esecuzioni forzate, che nell’anno passato hanno segnato un incremento esponenziale dell’80% passando da 49 a 88 domande. “Sono i due settori del diritto che si impongono nelle richieste di ammissione al patrocinio a spese dello stato – spiega il Presidente dell’ordine degli avvocati di Udine, Massimo Zanetti - e che sono indicativi del momento di difficoltà che stiamo attraversando sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista sociale. Esiste nel nostro territorio un numero importante di persone che per ottenere giustizia devono essere sostenute dallo Stato avendo un reddito imponibile, risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a euro 11.746,68”. Sono in media più di 10 le domande di ammissione al patrocinio a spese dello stato per procedimenti civili che l’Ordine si trova a dover esaminare ogni giovedì̀ in occasione della riunione del Consiglio. “Riusciamo a gestire le istanze entro un termine ragionevolmente breve di 7 giorni - aggiunge il Presidente Zanetti - grazie al lavoro di una specifica commissione, composta dai consiglieri Gabriele Bano, Denaura Bordandini e Daniele Vidal, che cura l’intera fase istruttoria di ciascuna domanda prima di sottoporre la valutazione finale al Consiglio. L’iniziale sovraccarico di lavoro è ormai divenuto ordinaria amministrazione. Da questo punto di vista evidenzio che l’attività posta in essere con assoluta efficienza dal consiglio dell’ordine degli avvocati costituisce da sempre, e non solo con riferimento a questa specifica tematica, un elemento imprescindibile per l’amministrazione della giustizia”. L’identikit dei richiedenti? “L’andamento delle domande di ammissione al patrocinio a spese dello stato costituisce un termometro che fotografa in modo assolutamente analitico i cambiamenti della società. Il caso più ricorrente rimane comunque da diversi anni quello del coniuge che si separa e non ha redditi sufficienti per pagare i compensi del difensore - sottolinea Zanetti -. In generale a presentarsi alla segreteria dell’ordine sono cittadini italiani (458 nel 2021) e, in un caso su 5 (122 nel 2021), cittadini stranieri”. Ragionevole aspettarsi in prospettiva, secondo il presidente, un aumento delle istanze di ammissione al patrocinio a spese dello stato per le cause di sfratto. “Dopo la fine del blocco degli sfratti introdotto dal Governo per tutelare gli inquilini dall’impatto economico della pandemia a opera del decreto “Cura Italia”, successivamente prorogato dal decreto “Milleproroghe” e “Sostegni” - conclude Zanetti - questa bomba sociale, purtroppo, è destinata ad esplodere”.

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