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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Da Parigi a Udine per visitare le librerie della città, "sorpresi per l'incredibile personalizzazione"

Una coppia di turisti ha visitato tutte le librerie di Udine rimanendo colpita dalla varietà di scelta e dal numero: hanno scoperto anche un editore parigino sconosciuto in Francia

Che Udine sia una terra di lettori ormai è cosa nota, ma che le librerie della nostra città siano diventato un punto di attrazione per i turisti che vengono da fuori è una notizia che fa particolarmente piacere, soprattutto nel giorno in cui viene presentata la nona edizione de La notte dei lettori, una manifestazione fortemente voluta proprio dai librai udinesi. 

La storia

Cristina Burelli Martincigh è la titolare dell'omonima libreria di via Gemona, a Udine. Una libreria senza fronzoli esterni che balza agli occhi dei più attenti per la sua vetrina, intimistica e ricercata, con copertine mai lasciate al caso. Cristina si è dedicata alla ricerca storico artistica in ambito accademico e ha lavorato nel commercio antiquario, è laureata in Discipline artistiche alla facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna ed è riuscita a condensare le sue passioni in un luogo fisico che trasmette tutto ciò. Da lei, come in tutte le librerie, capitano spesso persone che sono altresì "personaggi". Perché le librerie, alla fine, sono un po' come il passaggio in macchina per un autostoppista, che si lascia andare alle confidenze perché sa che lì sono al sicuro. Ecco, in libreria possiamo sentirci liberi di essere noi stessi e Cristina lo sa. 

Tanto che un paio di settimane fa, quando al civico 40 di via Gemona è entrata una coppia, lui e lei, Cristina si è lasciata coinvolgere dal loro stesso entusiasmo. «Sono entrate queste due persone, direi sulla quarantina, e si sono messe a guardare in giro ammirate. Hanno trovato un libro dell'editore francese Xavier Barral e da lì ho scoperto che erano due turisti parigini». I due non conoscevano l'editore e si sono meravigliati di trovare a Udine qualcosa che avrebbero dovuto trovare "a casa loro". E così hanno cominciato a confidarsi: erano due turisti, amanti dei libri, che hanno fatto tutto il giro delle librerie di Udine. «Mi hanno fatto tantissimi complimenti, dicendo che ogni libreria della città aveva una sua offerta specifica e una sua peculiarità: le hanno viste tutti, sorprendendosi che una città come Udine ne avesse così tante. È stata una cosa che avrei voluto condividere con i miei compagni di viaggio», ci confida Cristina, raccontando di come ai due la città sia piaciuta molto.

Un patrimonio inestimabile, quello di Udine, fatto soprattutto di differenze: ogni libreria è unica, gestita dai suoi titolari in maniera autentica e personale. «Anche se non sembra, c'è un certo turismo culturale», conclude la Martincigh e, a quanto pare, a Udine funziona anche quello delle librerie. 

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