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Turismo in Fvg, ripartono guide: "Ora piccoli gruppi e italiani"

Scarseggiano le comitive e le scolaresche, per ora più famiglie e piccoli gruppi

"Stiamo assistendo a una ripresa, per il momento la clientela è cambiata, mancano ancora le grandi comitive, a favore di turisti individuali o piccoli gruppi, ma guardiamo con fiducia all'estate". Così Francesca Pitacco, presidente dell'Associazione Guide Turistiche del Friuli Venezia Giulia, traccia alla Dire un quadro della situazione attuale dopo un lungo periodo di stallo per i professionisti del settore.
 
"I segnali di ripresa ci sono- prosegue- anche se abbiamo perso due anni, in particolare due primavere, che per noi sono fondamentali. È una stagione di grande afflusso, che in passato costituiva il 50% del nostro lavoro". E molti di quei turisti erano grandi gruppi, "scolaresche ad esempio, ma anche comitive. Quest'ultime ancora scarseggiano. Stiamo seguendo da alcune settimane un'utenza diversa, 2-4 persone a volta o famiglie, di buono c'è che si instaura un contatto più diretto durante le visite. Qualcosa insomma si sta muovendo- commenta- soprattutto da quando la regione è in zona bianca". A favorire il ritorno dei turisti, a Trieste in particolare, anche i musei gratis fino al 30 giugno, "un'iniziativa - sottolinea Pitacco - lodevole da parte del Comune e molto apprezzata da chi arriva in città".

Le guide stanno accompagnando soprattutto vacanzieri italiani "per il 90%, mentre solo il 10% è straniero, austriaci in particolare. Mancano parecchio- racconta- quei turisti che ormai eravamo abituati ad accogliere in numero crescente prima della pandemia, inglesi, americani e giapponesi". Ma la presidente guarda con ottimismo ai prossimi mesi: "Credo che il caldo, insieme all'aumento dei vaccini, porterà sicuramente a un incremento dei flussi, speriamo che questa combinazione dia una spallata decisa alla crisi finora percepita". Restano però un problema, segnalato anche dagli albergatori, le tante prenotazioni dell'ultimo momento. "Capita che ci vengano richieste guide dalla sera al mattino o dal mattino al pomeriggio dello stesso giorno - aggiunge Pitacco - e questo rende difficile l'organizzazione generale, ma in particolare è impossibile programmare quella destagionalizzazione, su cui stavamo puntando nel pre Covid".

Dati dall'«Agenzia DIRE»

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