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Covid: niente più rimborsi per i tamponi antigenici

La Regione Friuli Venezia Giulia ha deciso di prorogare i rimborsi: è previsto il perdurare della validità della certificazione verde al 30 aprile 2022 per l'accesso a determinati servizi e attività

A seguito della cessazione dello stato di emergenza nazionale Covid-19, a partire dal primo aprile verranno sospesi i rimborsi nazionali per l'effettuazione dei tamponi antigenici "come previsto dal Protocollo d'intesa tra il Ministro della Salute, il Commissario Straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica, Federfarma, Assofarm e Farmacieunite firmata ad agosto del 2021, fatte salve ulteriori proroghe definite a livello nazionale, di cui ad oggi non vi è evidenza".Lo ha comunicato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi.

La proroga

La Regione Friuli Venezia Giulia ha deciso però di prorogare i rimborsi dal momento che è previsto il perdurare della validità della certificazione verde al 30 aprile 2022 per l'accesso a determinati servizi e attività. "Per questo motivo - chiarisce Riccardi - la Direzione centrale Salute sta predisponendo un atto di proroga e adeguamento del protocollo regionale per l'esecuzione dei test antigenici rapidi in farmacia per la sorveglianza Covid-19, al fine di assicurare il prosieguo delle misure regionali finanziate con una apposita legge regionale a favore delle categorie individuate dalla norma stessa". In particolare l'abbattimento del costo del tampone sarà effettuato a favore di chi è esente da vaccinazione per motivi di salute, ai ragazzi minorenni e a coloro i quali frequentano i tirocini professionalizzanti. 

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