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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Portiamo gli spettacoli in chiesa": la proposta ironica (ma neanche tanto) degli artisti

L'udinese Andrea Sambucco, Ruggero de I Timidi, è tra i molti artisti che stanno soffrendo per le disposizioni che limitano il mondo dello spettacolo e della cultura e non è il solo ad aver proposto di recitare e cantare in chiesa, dove le celebrazioni non sono state sospese

"Purtroppo il DPCM ferma gli spettacoli, ma ho trovato una soluzione alternativa".

Così scrive in un post Ruggero de I Timidi, comparendo travestito da prete, nella classica posa misericordiosa con le braccia larghe e i palmi rivolti verso l'alto. Il messaggio è chiaro: lui, uomo di spettacolo, non può lavorare. Nemmeno in un teatro con la capienza ridotta. Ma le chiese restano aperte per le celebrazioni. Sono in tanti gli artisti ad aver ironizzato sulla faccenda ("portiamo gli spettacoli in chiesa!"), tirando in ballo anche la situazione dei mezzi di trasporto, la cui capienza non è stata sfiorata dall'ultimo decreto del premier Giuseppe Conte e ipotizzando di organizzare concertini e pièce teatrali sugli autobus.
Sul web si rincorono post, fotografie, vignette e frasi di operatori del settore della cultura e degli spettacoli dal vivo che cercano un dialogo, ironizzano ed esprimono preoccupazione, paura e perplessità e, talvolta, propongono alternative. Sempre con grande rispetto, senza mai alzare i toni. 

La manifestazione organizzata

Nel frattempo tante piazze italiane vedono diverse persone manifestare, in maniera più o meno legale, il loro dissenso alle nuove restrizioni. I lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo si organizzano e si danno un appuntamento: sarà il 30 ottobre, ogni regione avrà la sua piazza e la manifestazione si chiamerà "L'assenza spettacolare". Alle 10.30 (in Friuli Venezia Giulia il luogo scelto sarà Trieste) i tanti operatori del comparto chiederanno risorse certe fino alla ripartenza del settore, un tavolo permanente tra parti sociali e ministeri, ammortizzatori e tutele strutturali per tutti i lavoratori atipici e discontinui e la stabilizzazione dell'occupazione per i precari delle fondazioni lirico sinfoniche. 

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