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Cisl Fvg: Il sindacato sollecita interventi urgenti su dotazioni informatiche e accesso alla rete

Colautti: “Dobbiamo garantire stabilità ai 141mila studenti del Friuli Venezia Giulia”

Alla scuola servono interventi di sistema e strutturali, non solo per superare l’emergenza in corso, ma soprattutto per garantire stabilità agli oltre 141mila studenti della regione. La didattica a distanza, messa in campo in questi mesi, sta, infatti, portando alla luce una situazione di grande fragilità, che rischia di minare lo stesso principio di inclusività della scuola. “Parliamo – spiega il segretario della Cisl Fvg, Franco Colauttidella difficoltà di connessione, dell’insufficienza delle nostre infrastrutture immateriali, dell’indisponibilità per molte famiglie di supporti informatici. Una questione di non poco conto, che si intreccia alle carenze del trasporto, e che va affrontata immediatamente per il bene della scuola e del territorio”.

Nonostante anche in Friuli Venezia Giulia in questi ultimi anni la percentuale delle connessioni sia aumentata, resta ancora troppo alta la quota di chi non è in grado accedere a internet. A poter utilizzare la rete da casa, stando agli ultimi dati disponibili dell’Istat, è il 78,7% delle famiglie: vale a dire che quasi 1 famiglia su 4 è sconnessa. Tra i motivi, l’indisponibilità della banda larga, gli alti costi del collegamento e degli strumenti informatici, l’incapacità di utilizzare internet. “E’ chiaro che in una situazione del genere, molti studenti rischiano, o stanno già rimanendo tagliati fuori dalla didattica, andando ad alimentare le già drammatiche sacche di povertà educativa, oltre alla dispersione scolastica. Un rischio che non possiamo assolutamente permetterci di correre” – incalza Colautti.  Crediamo che vada fatto di tutto per consentire il rientro a scuola in sicurezza e in presenza dei ragazzi, ma – a situazione emergenziale data – è intanto urgente intervenire per colmare le difficoltà delle famiglie, ad esempio monitorando e rafforzando il comodato sugli strumenti informatici, così come già avviene per i testi scolastici. “Bisognerebbe intanto capire se i circa 500 dispositivi forniti a 26 istituti scolastici, ad aprile scorso, sono effettivamente sufficienti a coprire tutti i fabbisogni o se questi sono mutati, come è ipotizzabile. Resta, poi, la necessità di mettere le basi per il futuro e garantire a tutte le 938 sedi scolastiche del Friuli Venezia Giulia (e in particolare alle 278 medie e superiori), dalla montagna al mare, dotazioni informatiche adeguate e accessi veloci a internet, piuttosto che banchi a rotelle, andando a mappare le zone scoperte in prossimità dei plessi scolastici ed intervenendo lì in via priorità: questo per consentire in aula, quando sarà possibile, in DAD, e in caso di lezioni trasmesse in diretta per chi è costretto a stare a casa dall’emergenza sanitaria, una didattica pienamente efficace e alla portata di tutti”.

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