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Fase2: il Pd chiede la riapertura considerando dati e peculiarità del Fvg

Shaurli: "Non ci serve essere strumento di polemiche politiche nazionali né pedine di alleanze con la Lombardia o altre Regioni"

"Riaprire tenendo conto dei dati e delle peculiarità delle Regioni, ovviamente applicando criteri scientifici univoci da calare sui territori, per garantire la tutela della salute e la sicurezza per cittadini e imprese. In Friuli Venezia Giulia il Pd lo ha chiesto subito, anche ascoltando le categorie, e senza cercare polemiche e strumentalizzazioni per un briciolo di visibilità” Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, in merito alle aperture differenziate richieste dai dem al Governo Conte.

Per il segretario Pd "deve essere chiaro una volta per tutte quello che vogliamo dal Governo: stiamo chiedendo che vengano riconosciuti i nostri dati o il presidente Fedriga sta facendo una battaglia perché le Regioni della Lega aprano tutte insieme, a partire dalla Lombardia? Perché - puntualizza Shaurli - di ciò che dice Fontana mi interessa davvero poco: i numeri lombardi o anche piemontesi oggi non sono i nostri. Purtroppo Alessandria o Bergamo non sono Udine o Gorizia".

"Serve grande prudenza anche qui - indica Shaurli - per evitare 'ricadute': sia da monito per la Giunta la nave ospedale che fanno arrivare a Trieste. Allora bene l'avvio in sicurezza di tutta la manifattura il 4 maggio ma poi, se vogliamo provare ad anticipare le aperture commerciali, vanno fatti valere dati, indici di contagio, peculiarità del territorio. Non ci serve - aggiunge il segretario - essere strumento di polemiche politiche nazionali né pedine di alleanze con la Lombardia o altre Regioni che, diciamolo senza intendimenti, se noi saremo in grado di anticipare, semplicemente apriranno dopo di noi".

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