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Gli archeologi udinesi sulle tracce di Agamennone, nuove scoperte in Grecia

Coordinata da Elisabetta Borgna, l'equipe ha partecipato alla decima campagna di scavi nella necropoli di Eghion. Rinvenute tre spade di produzione palaziale e un edificio con megaron

Un'importante scoperta quest'estate nel Peloponneso occidentale. Tre spade, di fogge caratteristiche delle produzioni micenee palaziali, databili nell’ambito del XIV secolo a.C., ovvero nel periodo di pieno fulgore dei palazzi micenei di Micene, Tirinto e Pilo sono state ritrovate, lo scorso agosto, dagli archeologi dell’Università di Udine, coordinati da Elisabetta Borgna, durante la decima campagna annuale di scavo della necropoli della Trapezà di Eghion in Acaia. Oltre a questi manufatti è stato scoperto un imponente edificio con focolare centrale a megaron in un antico villaggio nelle vicinanze. Il gruppo udinese collabora dal 2010 a un più ampio progetto del Ministero greco della cultura.

Le spade

Rinvenute durante l’indagine di una delle tombe apparentemente più semplici e modeste, le spade molto probabilmente erano appartenute ad altrettanti guerrieri residenti in una comunità situata sulle propaggini montane dell’Acaia orientale, da cui si controllavano il centro di Eghion, la pianura costiera e il mar di Corinto. Una scoperta che può dare il suo contributo negli studi sul regno di Micene nella tarda età del bronzo, periodo a cui risalgono le descrizioni di Omero nell'Iliade e che queste scoperte sembrano confermare.

La tomba a camera parzialmente conservata-2

"Queste armi venivano prodotte nelle officine centrali – spiega Elisabetta Borgna –. Erano conservate nei magazzini palaziali ed erano per lo più distribuite all’occorrenza agli uomini chiamati alle armi o erano detenute da guerrieri e ufficiali con ruoli specifici. È dunque raro venissero deposte delle armi nelle necropoli. Quando avveniva, queste ultime erano certamente incaricate di esprimere indicazioni rilevanti sullo status e sul ruolo dei defunti". E aggiunge: "Questa presenza sembra costituire una conferma a quanto racconta Omero nel secondo libro dell’Iliade, quando, nel celebre Catalogo delle Navi, quantifica la potenza militare degli Achei impegnati nella spedizione a Troia elencando i comandanti e la provenienza dei contingenti". Il poeta greco riferisce che Agamennone in persona, re di Micene, avrebbe guidato da condottiero cento navi di guerrieri, reclutati anche nella periferica Eghialia, ossia la porzione orientale dell’Acaia intorno ad Eghion, sede di vari insediamenti. 

L'antico villaggio

Gli archeologi hanno condotto inoltre indagini nell’antico villaggio individuato nel 2015 qualche centinaia di metri più a sud della necropoli. Fondato in età pre-micenea, verso l’inizio del II millennio a.C., l’abitato ebbe lunga durata. Quest’anno è stato riportato alla luce un imponente edificio con focolare centrale del tipo a megaron, caratteristico dell’architettura micenea. L’edificio con impianto a “megaron” della Trapezà di Eghion – risalente agli inizi della civiltà micenea (XVII sec a.C. circa), è dunque precedente alla fondazione dei palazzi.

Il 'megaron' con al centro il focolare-2

"Una complessità – sottolinea Borgna - che sembra la premessa del fiorente sviluppo dei secoli successivi, così ben documentato dalla necropoli. Le dinamiche di crescita, evoluzione ed estensione dell’abitato e il rapporto tra questo e la vicina necropoli sono tra gli affascinanti aspetti ancora da chiarire".

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