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Giovani in piazza per il clima e contro la globalizzazione: "e voi, dov'eravate?"

Appuntamento di Fridays for Future oggi, venerdì 25 marzo, in piazza Venerio a Udine in collaborazione con Legambiente giovani Fvg, Udu Udine e Greenpeace Udine

Le e li stiamo lasciando sole e soli. Almeno questa è l'impressione, guardando la loro convinzione, ascoltando le loro parole così giuste, leggendo i loro cartelli scritti come una volta, pennarello su cartone, riciclando il riciclabile, in una piazza sempre più vuota. Quando gli scioperi per il clima hanno cominciato a prendere piede anche a Udine, il terrapieno di piazza Libertà era colorato e strabordante. Poi è arrivato il covid, poi è tornato, portando con sé ancora la didattica a distanza, la paura e umori decisamente bassi. E poi è arrivata la guerra in Ucraina, che ha messo a nudo ipocrisie economiche e sociali dell'Occidente più di ogni altro conflitto.Tutto quel che c'è stato nel mezzo sta pensando fortissimo sulle spalle dei e delle giovani senza nemmeno che noi adulti ce ne rendiamo conto, certamente impegnati a fare i conti con quanto gli ultimi anni stiano pesando su di noi. Eppure oggi, ragazzi e ragazze hanno trovato ancora il tempo e la convinzione di ritrovarsi in piazza. Non più San Giacomo, non più Libertà, ma piazza Venerio.

Ma non se lo meritano, di stare sole e soli, inascoltate e inascoltati a parlarsi tra loro. Certo, in piazza hanno parlato anche alcuni esponenti della sinistra locale (il consigliere regionale di Open Fvg Furio Honsell, i consiglieri comunali di minoranza Alessandro Venanzi e Federico Pirone, l'ex deputata Sereno Pellegrino), oltre che il rappresentante per l'associazione Italia Solare Eros Miani. Ma è troppo poco, soprattutto in una città che ai e alle giovani ha precluso e tolto molto, a partire dagli spazi aggregativi, sempre di meno nonostante il loro bisogno di esserci, di farsi vedere, di essere e sentirsi impegnate e impegnati.

Manifestazione per il clima, 25 marzo 2022

Anche oggi i e le giovani in piazza Venerio hanno chiesto non solo rispetto per l'ambiente, ma anche e soprattutto coerenza. Anche a loro stessi e stesse. Evitare acquisti online, riflettere sul lavoro sottopagato delle persone che fanno le consegne a domicilio, non scappare sul primo volo low cost per scegliere un turismo consapevole e responsabile, mangiare meno carne, meno insalata in busta, meno cibo confezionato sotto strati di plastica. Azioni quotidiane che impattano moltissimo e che ognuno di compie ormai senza riflettere su cosa si lascino dietro e cosa implichino per il nostro presente e il nostro futuro. Loro ci pensano e si ritrovano ancora in piazza per parlarne: noi, invece, oltre a ignorarli e spesso sbeffeggiarli, cosa facciamo di concreto?
 

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