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«Studenti di medicina "no Green pass"? Un ossimoro»

Replica del coordinatore del corso di laurea in Medicina e Chirurgia Bruno Grassi e del rappresentante di Medicina e Chirurgia e in Consiglio degli Studenti Mattia Cuzzocrea alla studentessa che ieri ha partecipato al corteo "no Green pass" a Udine

Ieri, a margine del corteo "no Green pass" che ha coinvolto anche centinaia di udinesi, si è svolto l'incontro tra il Prefetto di Udine e una delegazione di manifestanti, a cui ha partecipato anche Asia Martina (così si è presentata), una studentessa della facoltà di Medicina e Chirurgia che ha avanzato la richiesta di abolire la certificazione per partecipare alle lezioni universitarie. 

Studentessa di Medicina contro il Green pass: "in Università clima d'odio contro di me"

Alle sue dichiarazioni, che descrivevano "un clima d'odio" nei confronti degli studenti "no Green pass", risponde in tono deciso il professore Bruno Grassi, ordinario di Fisiologia e coordinatore del corso di laurea in Medicina e Chirurgia:
«Senza Green pass gli studenti non possono accedere alle aule universitarie. Senza Green pass gli studenti di Medicina non possono accedere ai reparti dell'Ospedale, e quindi non possono sostenere i tirocini. Considero queste regole sacrosante. Come medico, docente e scienziato ritengo che "studente di Medicina" e "no-vax" sia un ossimoro, cioè due termini in contraddizione e incompatibili tra loro». 

La posizione degli altri studenti

A replicare alle parole della studentessa, anche Mattia Cuzzocrea, laureando e rappresentante di Medicina e Chirurgia e in Consiglio degli Studenti (già rappresentante in CdA dell’Ateneo). «Gli studenti "no Green pass" sono la minoranza, in particolare a Medicina parliamo di una ventina di studenti su più di 800», spiega condannando le violenze denunciate da Asia Martina. «Condanniamo qualsiasi tipo di violenza, non deve esserci uno stigma verso chi sceglie di non vaccinarsi ma allo stesso tempo deve esserci la pretesa di rispetto delle regole», sottolinea Cuzzocrea. «Gli studenti di Medicina e Chirurgia credono con forza nell'importanza della vaccinazione. Lo dimostra la rapida e pressoché totale adesione alla campagna vaccinale sin dal gennaio del 2021 insieme ai primi sanitari. Inoltre lo dimostra anche il servizio che alcuni studenti hanno dato come volontari durante le fasi più critiche della campagna vaccinale». Per Cuzzocrea è solo una questione di tempo, affinché anche gli studenti e futuri medici che non si sono vaccinati aderiscano alla campagna vaccinale. «Gli studenti dei primi anni, presenti alla manifestazione, comprenderanno studiando immunologia, malattie infettive e igiene il valore della vaccinazione come strumento per la salute pubblica. Non dimentichiamo che diventando medici, pronunciando il giuramento di Ippocrate, prometteremo di esercitare il nostro ruolo in scienza e coscienza, usando quindi le evidenze scientifiche come guida per la cura delle persone».

Il diritto allo studio

Asia Martina, tra le altre cose, ha dichiarato che il diritto allo studio è sancito dalla Costituzione e che imporre l'obbligo del Green pass impedirebbe ad alcuni il concretizzarsi dello stesso. «Proprio perché studiare è un diritto di tutte e tutti, previsto dalla nostra Costituzione, bisogna garantire di farlo in un luogo sicuro, anche durante una pandemia, anche per coloro che per motivi di salute non possono vaccinarsi o sono comunque vulnerabili. Quando non era possibile frequentare in luoghi sicuri lo abbiamo fatto online, oggi possiamo farlo negli ambienti universitari. La scelta di qualcuno di non vaccinarsi non può mettere a rischio la salute di tutti coloro che hanno il diritto di studiare», conclude Cuzzocrea.



 

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