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Fvg al lavoro per la riapertura della cultura, "con misure compatibili con i colori regionali"

Ministero e Regioni stanno lavorando per ridefinire i protocolli per la riapertura di teatri, cinema, musei e spettacoli dal vivo con particolare riferimento all'aumento del numero di spettatori

Dati in leggero miglioramento, campagna vaccinale che prosegue pur tra qualche intoppo, e bella stagione che si avvicina. Sono questi gli ingredienti che dovrebbero preludere alla riapertura dei luoghi della cultura e dello spettacolo.

Ministero e Regioni lavoreranno insieme per ridefinire i protocolli per la riapertura di teatri, cinema, musei e spettacoli dal vivo con particolare riferimento all'aumento del numero di spettatori: è quanto emerso nel corso dell'incontro tra il ministro alla Cultura, Dario Franceschini, e il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, con la Commissione Beni e Attività culturali della Conferenza delle Regioni.
"È stato un incontro proficuo - rileva la coordinatrice della Commissione e assessore alla Cultura Fvg Tiziana Gibelli - che ha aperto un dialogo tra Ministero e Regioni su quello che sarà il futuro del settore della cultura che è tra quelli più colpiti dalla pandemia da Covid-19 e dalle conseguenti misure restrittive che si sono rese necessarie. Il ministro ha informato la Commissione che è allo studio un nuovo protocollo per gli spettacoli dal vivo che sarà vagliato dal Comitato tecnico scientifico e al quale le Regioni hanno chiesto di contribuire. Si tratta di definire una serie di misure che siano compatibili con il sistema delle zone/colori e che punti anche ad un ampliamento del numero di spettatori". Parallelamente gli assessori hanno evidenziato la necessità di valutare attentamente i costi che dovranno essere sostenuti dalle imprese culturali per ripartire con le attività in sicurezza, che non dovranno gravare eccessivamente sul prezzo del biglietto, altrimenti si rischia di comprimere il potenziale pubblico.

I ristori

"Insieme ai colleghi assessori presenti - prosegue Gibelli - abbiamo anche sottolineato al ministro come le realtà culturali del nostro Paese non si siano mai fermate in quest'anno così difficile, a volte reinventandosi, a volte cercando e trovando modi alternativi per proporre la loro offerta, anche con le tecnologie. Ma questo certamente non basta per la loro sopravvivenza. Da qui l'importanza di garantire adeguati ristori sia ai lavoratori che alle imprese e di velocizzare l'erogazione 2021 dei fondi Fondo unico per lo spettacolo (Fus)". Sui ristori la Commissione ha chiesto al ministro di poter collaborare alla definizione dei criteri per la loro assegnazione, con particolare riferimento alla realtà extra Fus. Il ministro ha, infine, invitato le Regioni a segnalare eventuali categorie che siano rimaste completamente escluse dagli indennizzi e le Regioni hanno richiesto di essere coinvolte anche nelle fasi preparatorie della predisposizione del Ddl in materia di spettacolo.

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