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Su RaiDue la storia di riscatto di un uomo: dal carcere di Udine al tempo indeterminato

Sabato 10 ottobre alle 9.20 andrà in onda su Rai Due la puntata de "Il nostro capitale umano" con una storia di lavoro, riscatto e dignità i cui protagonisti sono tutti legati a Udine

Una storia di riscatto sociale e riabilitazione, che nasce da Udine e farà il giro d'Italia: andrà in onda sabato 10 ottobre su Rai Due la puntata de “Il nostro capitale umano” che racconterà la storia di riscatto di un lavoratore assunto dalla filiale ADHR di Udine per l’azienda friulana E.M.E. Ursella Spa. L'uomo, arrestato per problemi con la legge, è stato assunto e così aiutato a riconquistare libertà, fiducia e dignità.

La trasmissione televisiva

Il docufiction Rai racconta storie reali di persone che hanno superato difficoltà nel mondo del lavoro riuscendo a riconquistare “il proprio posto” grazie al sostegno corale, professionale e umano, di agenzie per il lavoro, associazioni di categoria e aziende. Sabato 10 ottobre alle 9.20 la puntata de “Il nostro capitale umano” su Rai Due sarà dedicata a una storia tutta made in Friuli Venezia Giulia. Una “buona notizia” che nasce a Udine e che porta alla luce l’importanza del lavoro sinergico tra agenzie per il lavoro, associazioni di categoria e aziende - avvalorato dal supporto del quadro giuridico e contrattuale che regola il comporto delle agenzie per il lavoro. Il docufiction Rai Due “Il nostro capitale umano”, si impegna a raccontare le buone (e reali) notizie che accadono nel mondo del lavoro, legate a persone che hanno trovato o ri-trovato una professione, così come fiducia in se stessi e riconoscimento, superando situazioni di difficoltà e pregiudizi. Un vero e proprio viaggio nell'Italia che trova lavoro grazie all’impegno di persone e di diverse realtà.

La storia

La storia in oggetto, portata sul piccolo schermo dall’agenzia per il lavoro ADHR Group, è una vera e propria vicenda di ‘riscatto’, di umanità e fiducia, che porta alla luce le capacità di persone, aziende e associazioni di avere valori chiari e forti e di sapere andare oltre ai fatti, mantenendo apertura, umanità e inclusività. Il protagonista della vicenda (il cui nome sarà svelato in chiaro sabato) viene assunto nel 2019 dalla filiale ADHR Group di Udine, con contratto di somministrazione, per un’azienda friulana, E.M.E. Ursella Spa, che si occupa di realizzare moduli abitativi completi trasportabili nei luoghi dove ve ne sia necessità. Dopo alcuni mesi di lavoro il dipendente viene trattenuto in arresto presso il carcere di Udine: il cliente, l’azienda del territorio E.M.E. Ursella Spa, essendo il contratto di somministrazione in scadenza a breve avrebbe tranquillamente potuto attendere la scadenza del contratto. Invece, sapendo che per questo lavoratore avere un contratto di lavoro in essere sarebbe stata probabilmente l’unica possibilità per avere una vita anche fuori dal carcere, decide di mantenerlo in servizio. ADHR successivamente, in perfetta sintonia con l’azienda, opta per l’assunzione del lavoratore con contratto a tempo indeterminato. Questa decisione ha agevolato il nostro protagonista a uscire dal carcere e a tornare alla sua vita e in azienda, nella quale si è rintegrato perfettamente, lavorando tutt’oggi con impegno e profitto.

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