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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"I Vigili del fuoco ancora una volta snobbati dalla Regione"

Il sindacato Conapo chiede a gran voce chiarimenti sulle sovrapposizioni di competenze rispetto all'attivazione del secondo elicottero per i soccorsi, annunciata nei giorni scorsi

Non si fermano le discussioni intorno alla decisione di attivare un secondo elicottero di soccorso in Friuli Venezia Giulia: dopo le critiche sui costi, ora arrivano quelle relative alla mancanza di dialogo con il corpo dei Vigili del fuoco, che inoltrano così una nota non priva di polemica. 

"Apprendiamo dagli organi di stampa che recentemente la Regione ha inaugurato un nuovo servizio di eliambulanza. L’elicottero in questione, che  secondo quanto previsto nella convenzione costerà circa 36 milioni di euro in cinque anni, pari a circa 2 milioni di euro per il velivolo in questione,  pare non preveda che la componente sanitaria dell’equipaggio sia presente a bordo in modo fisso. Sempre dalla stampa apprendiamo che, secondo le dichiarazioni rilasciate dagli amministratori regionali, il velivolo viene utilizzato per trasporti secondari e trasporti organi ma anche, e questo ci lascia esterrefatti, per interventi che sfuggono del tutto alle competenze regionali, quali: ricerca persone disperse in zone impervie, recupero salme e illesi, sempre in zone impervie", dichiarano il segretario regionale Conapo Damjan Nacini assieme al vice segretario regionale Busolini Cristian.

"Rimaniamo francamente stupiti della scelta fatta dall’Amministrazione regionale, che impiega fondi molto ingenti per attivare un secondo elicottero sanitario la necessità del quale è tutta da discutere, ma non lo rende pienamente operativo e anzi ne prevede l’impiego in ambiti diversi, per i quali non ha competenza giuridica. Si deve sottolineare infatti che le attività di ricerca persone disperse e recupero salme e illesi in zone impervie, sfuggono alle competenze regionali ed appartengono in via esclusiva alle funzioni esercitate dallo Stato, come stabilito nell’art. 117 della Costituzione; si tratta invero di attività di Soccorso Pubblico, regolamentate dal D.Lgs. 8 marzo 2006, n. 139 e s.m.i., di competenza del Ministero dell’Interno", continuano i due sindacalisti. Per sostenere la loro tesi, Nacini e Busolini dichiarano, inoltre, che "per l’espletamento delle attività di Soccorso pubblico non sanitarie su richiamate è disponibile la flotta aerea nazionale  del Corpo dei Vigili del fuoco, che rappresenta il braccio operativo dello Stato. Appare veramente paradossale che una regione utilizzi denaro dei cittadini per creare il doppione di un servizio di soccorso per il quale non ha competenza giuridica!".

Per i due sindacalisti la sovrapposizione in oggetto riguarda anche l'operatività della Protezione civile. "D’altra parte, è opportuno evidenziare che anche l’impiego dell’elicottero della Protezione Civile regionale in operazioni di soccorso pubblico avviene in aperta violazione della normativa vigente; i due ambiti sono regolamentati da corpus normativi differenti, solo in parte interagenti, nei quali si prevede che l’intervento della Protezione civile. in attività di soccorso pubblico, possa avvenire esclusivamente a seguito di specifica richiesta dell’Amministrazione che coordina le operazioni di soccorso, che è sempre il Corpo dei Vigili del fuoco", conclude il segretario regionale Damjan Nacini.

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