rotate-mobile
Impianti sportivi / Rizzi / Via Floriano Candonio, 540

Il vecchio Carnera finirà nella "pancia" del nuovo palasport

Presentato oggi il progetto di ampliamento e riqualificazione del palazzetto dello sport dei Rizzi. Verrà realizzata una struttura futustistica che ingloberà il vecchio edificio

Un totale restyling del palasport Carnera, dove la nuova struttura ingloberà l'edificio esistente. Per trasformarla in un palazzetto da settemila posti, dove si potranno tenere – oltre agli eventi sportivi – concerti e spettacoli. Ma non solo: previsti pure un hotel, una spa da 1000 metri quadri, un secondo campo per il settore giovanile convertibile in sala congressi e spazi complementari allo sport. Il nuovo Carnera è stato immaginato dall'imprenditore Gabriele Ritossa della Sarafin Spa. Con Alessandro Pedone, presidente dell'Apu, hanno deciso di proporre la riqualificazione a livello infrastrutturale e architettonico della struttura al Comune di Udine. Il pala Carnera diventerà così un centro polifunzionale dall'aspetto futuristico, in grado di accogliere diversi tipi di eventi.

Pala Carnera 4.0: ecco i primi rendering

Costi e tempi

Il costo stimato dell'operazione è di 28 milioni di euro circa. I due imprenditori udinesi ne hanno già messi sul piatto tre, con la creazione di una  società veicolo appositamente costituita, denominata PalaCarnera 4.0. Altri tre milioni sono arrivati dalla Regione, così come stabilito nell'ultima finanziaria approvata di recente. Questo per avviare l'iniziativa di partenariato pubblico privato. Secondo alcune indiscrezioni ci sarebbero già altri imprenditori interessati ad entrare nel progetto. Ma è tutto ancora top secret. Sono chiari, invece, i prossimi step: la neo costituita società provvederà ad assegnare gli incarichi professionali di progettazione preliminare ed esecutiva dell’opera. Parallelamente, si sta procedendo alla predisposizione del business plan sulla base delle cui conclusioni verrà valutata la sostenibilità economica e finanziaria del modello negli anni a venire.

Iniziativa privata da 28 milioni di euro per il Carnera

Secondo Pedone per questa fase ci vorranno almeno 5 mesi. "Poi contiamo di avviare i lavori nell'autunno 2023 – afferma il presidente dell'Apu – e la stima prevista del cantiere è intorno ai 28 mesi". Il progetto, così come è stato pensato, permette di non interrompere le attività nel palazzetto, tranne nell'ultima fase quando si dovrà mettere mano alla copertura. "Ma contiamo di farla nel 2025 e dovrebbe durare solo un paio di mesi. L’attuale palasport Carnera è obiettivamente sottodimensionato – ha dichiarato sempre il presidente dell’APU – considerato che da anni ormai godiamo del più alto tasso di occupazione dell’impianto in tutto il panorama nazionale. Mancano sufficienti spazi per il pubblico, la palestra non è adeguata a una squadra professionistica, così come la sala stampa e gli spazi per l’accoglienza degli ospiti".

Come sarà

Il progetto propone una struttura esterna che includerà il palazzetto esistente. L'attuale impianto verrà sostanzialmente “incapsulato” nel nuovo, preservandone la location storica. Nell'anello esterno verranno creati un business hotel e un aparthotel dotato di servizi. Potranno  essere al servizio di spettatori sia di Apu che dell'Udinese Calcio. Prevista la realizzazione di un moderno centro di riabilitazione e preparazione atletica, rivolto agli sportivi che praticano la pallacanestro, ma anche altri sport come rugby, pallavolo, pallamano. Con adiacente una spa aperta al pubblico anche con funzioni riabilitative. Un secondo impianto indoor di pallacanestro e pallavolo potrà essere usato, anche in contemporanea, per le partite delle formazioni giovanili, maschili e femminili, oltre che della prima squadra femminile. Questo ulteriore campo potrà essere utilizzato come auditorium e centro congressi, con una capienza fino a un massimo di 500 persone. Nel pacchetto anche 30 date l'anno, per cominciare, di concerti o altri spettacoli, concordati con un partner esperto nell’organizzazione di eventi.  Infine, il palazzetto sarà di dotato di impianti moderni per il contenimento dei consumi energetici, che al momento sono dispendiosi, "considerato che l’impianto risale agli anni ’70 e nell’ultimo intervento di riqualificazione non si è puntato su questo tema” precisa Pedone. L’opera finita consentirà alla città di Udine di avere una struttura indoor capace di ospitare manifestazioni, concerti ed eventi per un pubblico complessivo di oltre 7 mila spettatori.

Le dichiarazioni

“Udine ha oggi una bella occasione per dire la sua nel panorama nazionale,  facendo sistema e creando un polo attrattivo, sportivo e di leisure, che faccia vivere tanto il Carnera, quanto l’intera città in termini di indotto complessivo”, ha dichiarato Gabriele Ritossa. “La città ha dimostrato sino a oggi di avere il primo pubblico italiano per capacità di riempimento del palasport in serie A2. La squadra e la società stanno tentando il grande salto in serie A1, grazie a una programmazione a lungo termine e a un pool di importanti aziende sponsor a sostegno dell’iniziativa, che già oggi la qualificano come una realtà pronta per la massima serie”, ha dichiarato Alessandro Pedone "Un palazzetto così moderno e efficiente, che magari un domani possa dialogare con lo stadio che gli sorge proprio accanto, proietta Udine in una dimensione nuova e moderna".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il vecchio Carnera finirà nella "pancia" del nuovo palasport

UdineToday è in caricamento