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Mercoledì, 24 Aprile 2024
mozione di sentimento

La crisi climatica nell'agenda politica udinese: la proposta

In Consiglio comunale a Udine è stata approvata all'unanimità la mozione di sentimenti per manifestare la propria preoccupazione rispetto all'assenza di azioni politiche rivolte ad affrontare il mutamento climatico

In Consiglio comunale a Udine è stata approvata all'unanimità la mozione di sentimenti, proposta dalle consigliere e dai consiglieri Sara Rosso (Open FVG), Federico Pirone (Innovare), Carlo Giacomello, Eleonora Meloni, Monica Paviotti e Alessandro Venanzi (PD), per manifestare la propria preoccupazione rispetto all'assenza di azioni politiche rivolte ad affrontare il mutamento climatico: un primo passo rispetto ad una discussione più ampia e complessa da svolgere nelle prossime settimane.

La mozione

Se da una parte il terribile incendio del Carso (come accade nella maggior parte dei casi) sembra abbia un’origine umana” spiegano le consigliere e i consiglieri “a favorirne l’esplosione e la diffusione, sono state le condizioni estreme in cui versa il nostro territorio, soffocato da una siccità che non ha precedenti e tormentato da temperature eccezionalmente alte causate dal mutamento climatico”.

I cambiamenti climatici interessano tutte le regioni del mondo”, continuano le consigliere e i consiglieri. “Le calotte polari si stanno sciogliendo e cresce il livello dei mari. In alcune regioni i fenomeni meteorologici estremi e le precipitazioni sono sempre più diffusi, mentre altre sono colpite da siccità e ondate di calore senza precedenti. Nonostante tutte queste agghiaccianti premesse, però, la politica non ha ancora messo in atto azioni risolutive di contrasto, mitigazione e adattamento al collasso climatico ed ecologico, che dovrebbero costituire invece una delle principali priorità nell'agenda politica dei governi e delle amministrazioni di tutto il mondo, delle aziende, dei cittadini e delle cittadine. La crisi climatica è una crisi a livello globale e come tale deve essere considerata: azioni unilaterali dei singoli stati non potranno risolvere il problema se non conciliate con collaborazione”. Si legge inoltre nella nota: “Il voto favorevole di ieri rappresenta per noi un'ottima premessa rispetto alle prossime proposte che intendiamo portare all'attenzione dell'intero Consiglio comunale: azioni più concrete e puntuali sul tema emergenza climatica che speriamo uniscano nuovamente minoranza e maggioranza”.

Nella discussione in aula, grande spazio è stato riservato al ricordo di Elena Lo Duca, assistente capa della Polizia di Cividale del Friuli e coordinatrice della Protezione civile del Comune di Prepotto, che ha perso la vita nelle attività di bonifica e al fondamentale dispiego di forze impiegate per lo spegnimento dell'incendio i cui funerali si sono svolti proprio oggi. “Per giorni sono stati impiegati centinaia di vigili del fuoco, che hanno operato (fra gli altri) anche con il supporto del Corpo Forestale Regionale, di volontari AIB (Antincendio Boschivo) della Protezione Civile e di squadre di vigili sloveni e slovene: una collaborazione internazionale che non può passare in secondo piano”.

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