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Covid, sale l'incidenza: 10 regioni a rischio moderato e una in zona gialla

Incidenza del contagio in crescita in tutta Italia: la Sicilia in zona gialla da lunedì, Speranza ha firmato l'ordinanza: è classificata ad alto rischio escalation

L'effetto "vacanze" si fa sentire e la prima regione italiana a tornare in zona gialla è la Sicilia che da lunedì 30 agosto cambia colore. Sono comunque 10 le regioni e le province autonome che risultano classificate a rischio moderato, secondo quanto si apprende, nel monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute e la Sicilia è classificata a rischio moderato ma con "un'alta progressione di escalation nei prossimo 30 giorni". Le restanti 11 Regioni risultano classificate a rischio basso. Oltre la Sicilia che ha superato le soglie per i ricoveri (19.4%) e le intensive (12.1%), il rischio moderato riguarda Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Trento, Puglia e Valle d'Aosta. Resta fuori dall'elenco il Friuli Venezia Giulia.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza che segna il passaggio in zona gialla della Sicilia nel pomeriggio. "È la conferma che il virus non è ancora sconfitto e che la priorità è continuare ad investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi", il commento del ministro. 

I dati in Italia

Sale da 74 a 77 casi per 100mila abitanti l'incidenza di Covid in Italia nella "fotografia" del ministero della Salute sulla situazione covid che fa riferimento al periodo 20-26 agosto. Un aumento che si registra anche nei dati della bozza del Monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull'andamento dell'epidemia (flusso Iss), in cui si prende in considerazione un periodo diverso, cioè dal 16 al 22 agosto: in questo arco temporale di riferimento l'incidenza risulta in aumento da 69 a 71 per 100mila abitanti.

Scende invece l'indice Rt calcolato sui casi sintomatici (range 0,93- 1,12), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Questo indice tiene conto delle variazioni con oltre una settimana di ritardo in media rispetto ai contagi. L'Rt ospedaliero, secondo quanto riporta la bozza, scende a 1,04 (dato al 17 agosto) da 1,08 (dato al 10 agosto). Nessun territorio supera oggi la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area.

Parametri

Dallo scorso 22 luglio sono in vigore i nuovi parametri che regolamentano l'applicazione dei cosiddetti "cambi colore". Una regione per restare in zona bianca pertanto deve contenere la diffusione del contagio e evitare che gli ospedali vadano "in sofferenza". Se il parametro dell'incidenza resta inferiore ai 50 casi per 100mila abitanti non solo il tracciamento dei contatti è garantito, ma difficilmente gli ospedali possono andare in difficoltà. Se invece l'incidenza supera il limite dei 50 casi per 100.000 abitanti il tasso di occupazione dei posti letto in area medica deve restare inferiore al 15%, così le terapie intesive che non devono superare il tasso di occupazione del 10 per cento. 

  • Indicenza minore di 50 casi per 100mila abitanti per tre settimane;
  • Indicenza superiore a 50 casi per 100mila abitanti e ricoveri inferiori al 15% e Terapie intensive inferiori al 10%

Cosa cambia in zona gialla

Una regione passa da zona bianca a zona gialla quando con incidenza superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti covid è superiore al 15 per cento e al 10% in terapia intensiva. Le limitazioni sono allentate rispetto alla scorsa primavera ma è ancora previsto l’obbligo della mascherina. Restano aperti i locali pubblici ma potranno accogliere al loro interno solo clienti provvisti di Green pass e nel limite di 4 persone per ciascun tavolo, sia all’interno che all’aperto. Gli spostamenti sono liberi sia fuori che dentro la Regione, senza obbligo di autocertificazione. Nessun rischio di ritorno del coprifuoco che, dal 21 giugno, è caduto anche in zona gialla.

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