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Sanità: Per la Uil Fvg ancora troppe incertezze su prevenzione e piano vaccinale

Gruarin: "Il dipartimento prevenzione non può restare depotenziato. Medici di medicina generale fondamentali per il contrasto pandemia: vanno sostituiti in fretta" 

Permangono ancora troppe incertezze sulle linee annuali per la gestione del servizio sanitario regionale 2021 e sul piano vaccinale anti Covid messo in atto in Regione, a causa di una programmazione carente”. Lo afferma Magda Gruarin, responsabile welfare e sanità per la Uil Fvg, al termine dell’incontro tenutosi stamani in videoconferenza con l’assessore regionale alla sanità Riccardo Riccardi per approfondire le linee di gestione 2020-2021 delle Aziende sanitarie e il piano vaccinale. “Lascia perplessi il fatto che, per loro stessa ammissione, il piano di prevenzione sia stato trascurato e sottodimensionato”, evidenzia uno dei punti di maggiore criticità emersi. “Il dipartimento di prevenzione è fondamentale, non lo si può lasciare depotenziato. Il problema è esploso in tempo di pandemia. L’emergenza Covid ha reso evidenti le carenze che si sarebbero dovute colmare prima. Ora – aggiunge Gruarin - serve un massiccio potenziamento in termini di risorse, personale e riorganizzazione. E serve agire in fretta”. 

Altro nodo problematico è quello della carenza dei medici di medicina generale che svolgono un ruolo fondamentale nella medicina del territorio, su cui si punta tanto. “I medici di medicina generale giocano un ruolo cruciale nell’ambito della gestione assistenziale dei malati Covid-19, nel processo decisionale di trattamenti e urgenze e nella somministrazione dei vaccini.  Già nella prima ondata della pandemia non hanno avuto direttive omogenee su tutto il territorio regionale. Ci auguriamo che ciò non accada più – prosegue –. In questo momento molti medici di base sono andati e stanno andando in pensione: serve una ricognizione in tempi stretti per fare in modo che vengano sostituiti e che il territorio sia coperto in maniera omogenea”. 

La Uil Fvg giudica positivamente, invece, la previsione di un potenziamento dei posti letto (1.520 posti in più) nei presidi ospedalieri territorio, “fondamentali per decongestionare gli hub nella cura di malattie croniche. Ben venga che questi presidi ospedalieri siano riutilizzati, riconvertiti e, auspicabilmente, ridotati di un pronto soccorso”.

Sul fronte vaccinale permangono infine forti perplessità. “La macchina delle vaccinazioni è partita in maniera disorganizzata. A differenza di altre regioni è mancata la chiamata diretta per le vaccinazioni delle fasce più a rischio e proprio in questi giorni si assiste alla corsa alla prenotazione delle dosi per gli 80enni, con file interminabili per la profilassi. La macchina – conclude Gruarin – deve essere messa a regime in fretta”.

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