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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Mafia, camorra e 'ndragheta presenza fissa e stabile: il Fvg non è più immune

A confermarlo è la relazione dell'Osservatorio Antimafia. Droga, armi, estorsioni, infiltrazioni, riciclaggio, traffico di esseri umani: la preoccupazione degli addetti ai lavori

Mafia, 'ndrangheta, camorra e sacra corona unita. La loro presenza in Friuli Venezia Giulia ormai è diventata una preoccupante certezza messa in evidenza anche dalla relazione annuale dell'Osservatorio antimafia condivisa nella mattinata di oggi 22 aprile dall'organo presieduto da Michele Penta con il Consiglio regionale. L'operatività di "soggetti riconducibili a consorterie mafiose - così il report - più che un sospetto è una certezza, con presenza fissa e stabile". Parole che non ammettono appello e che riprendono un rapporto del ministero dell'Interno e i risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia. 

I settori: il vantaggio "geografico"

Dall'immobiliare alla cantieristica navale, dal trasporto in conto terzi alle estorsioni, fino alle attività legate al traffico di droga, armi, truffe e frodi fiscali, oltre all'infiltrazione nel tessuto commerciale, l'attivismo delle mafie in Friuli Venezia Giulia affonda le radici in ragioni che la relazione definisce geografiche. "Siamo una regione di confine crocevia verso il nord e l'est Europa, porta di accesso alla Rotta balcanica sfruttata da extracomunitari clandestini in prevalenza di origine medio-orientale". 

Il flusso di denaro e i rischi

Sul fronte della repressione dei fenomeni, il particolare momento che la società sta vivendo dall'inizio dell'emergenza sanitaria non aiuta. È profonda la crisi di liquidità nelle imprese, occasione ghiotta per le organizzazioni criminali che puntano ad infiltrare interi settori economici. I soldi delle mafie provengono da attività illecite e successivamente vengono riciclati. "Il crollo dell'economia emersa e lecita - si legge ancora nella relazione - apre varchi sempre più ampi e numerosi proprio a favore di coloro che detengono enormi risorse liquide". Alla stregua di operazioni chirurgiche, mafia, camorra e 'ndrangheta sono intervenute in molteplici situazioni "per fornire assistenza a cittadini ed imprese in difficoltà". 

Operazione sequestri

A tal proposito, l'Osservatorio ricorda la necessità di garantire "in modo altrettanto rapido ed efficace gli interventi pubblici di sostegno e ristoro nei confronti delle categorie colpite dalla crisi". Particolare attenzione va messa sugli appalti pubblici sanitari, i rifiuti ospedalieri e quelli speciali che, potrebbero finire in smaltimenti del tutto vantaggiosi per le aziende ma altrettanto illeciti. Preoccupa anche l'usura, come ha sottolineato il presidente dell'aula, Piero Mauro Zanin. Infine, la relazione dell'Osservatorio fornisce anche l'elenco dei beni confiscati alle mafie in Fvg dall'Agenzia nazionale che si occupa dei sequestri. Si tratta di abitazioni, terreni agricoli, garage e magazzini, e la gran parte di questi beni - 38 su un totale di 44 - è ancora da assegnare. "Attiveremo le istituzioni - ha concluso Zanin - in modo da trovare al più presto enti e associazioni in grado di acquisire i beni e destinarli a finalità di pubblico interesse". 


 

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