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Ecco la lista (corta) di negozi e attività dove si può entrare senza Green Pass

Si lima l'elenco del decreto, in arrivo la firma di Draghi: senza certificato verde, base o rafforzato, si potrà fare poco. Il "lockdown" dei non vaccinati è più duro del previsto

Per chi ha deciso di non vaccinarsi si va incontro a una stretta: le decisioni passano per un nuovo Dpcm a firma Draghi. Il provvedimento conterrà l'elenco di attività in cui dal prossimo mese (martedì 1 febbraio 2022) si potrà entrare senza certificato verde, base o rafforzato, perché considerate essenziali. 

Dove si potrà entrare senza certificato verde dal 1° febbraio

Dal 1° febbraio il certificato di base sarà necessario anche in uffici pubblici, servizi postali, banche e negozi non essenziali. Dal 20 gennaio invece - questo è già stabilito dall’ultimo decreto in vigore - barbieri, parrucchieri ed estetisti dovranno già chiedere il Green Pass, da tampone o da vaccino. Il nuovo Dpcm è previsto espressamente il decreto Covid varato dal governo il 5 gennaio con nuove misure per contrastare la pandemia. Quel decreto ha messo qualche punto fermo: stabilisce che fino al 31 marzo è consentito esclusivamente ai soggetti in possesso di certificazione verde Covid-19 (tampone antigenico rapido o molecolare con risultato negativo) l'accesso ai "servizi alla persona" (dal 20 gennaio) e "ai pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali" (dal 1° febbraio) con l’esclusione di "quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona". Di qui la necessità di un nuovo Dpcm.

La lista

Si tratta ancora sulla lista degli esercizi e delle attività commerciali: ci sono, come detto, gli alimentari ma non i tabaccai, le edicole ma non le boutique di abbigliamento, le farmacie ma non le librerie né i negozi per bambini. L’elenco delle “attività essenziali" è, tanto per intenderci, molto più corto di quello che in zona rossa consentiva a numerosi esercizi di rimanere aperti. La lista, o almeno una bozza, è stata definita in tutti i dettagli nelle scorse ore dai ministeri della Pubblica amministrazione, dello Sviluppo economico, della Salute e della Giustizia e poi diventerà un Dpcm con la firma del presidente del Consiglio Mario Draghi.

Dove non serve il Green Pass

Tra 14 giorni il Green Pass servirà in tutti i negozi ad eccezione di alimentari, supermercati, ipermercati, pescherie, macellerie, panetterie e negozi che vendono surgelati. Senza certificato verde si potrà anche fare la spesa al mercato rionale. Per quanto riguarda i vestiti resteranno "esenti" dall’obbligo di tampone o vaccino anche gli acquisti dagli ambulanti. Sarà richiesto il pass verde nei negozi di abbigliamento, di intimo e in quelli per bambini, giocattoli compresi.

Niente Green Pass per entrare in farmacie, negozi di ottica e parafarmacie medicinali o che vendono prodotti per la cura della persona (creme, deodoranti, spazzolini, assorbenti, prodotti per la prima infanzia), così come per benzinai, negozi che vendono pellet per le stufe e negozi che vendono alimenti o altri articoli per animali. Le edicole potranno vendere a chi non ha il pass ma solo se sono chioschi all’aperto; ci vorrà invece il Green Pass nei negozi che al loro interno vendono riviste, nelle cartolerie e nelle librerie.

Rebus tabaccai: dovrebbe servire il Green Pass, così come per i rivenditori di sigarette che si trovano all’interno dei bar dove già serve il Green Pass da tampone. Chi fuma si dovrà accontentare dei distributori automatici e dei corner dedicati all'interno dei supermercati (non molti a dire il vero)? Staremo a vedere, pare proprio di sì.

Non serve il Green Pass per chi ha urgenza di recarsi al pronto soccorso, per chi deve sottoporsi a una visita in ospedale o ad analisi cliniche in un laboratorio. Ingresso "libero" se si deve sporgere una denuncia in un commissariato o in una caserma o chi è imputato o testimone in un processo civile o penale e per questo deve entrare in tribunale. 

Se un negozio è fuori dalla lista che sarà licenziata nel Dpcm, vorrà dire che serve un Green Pass, da tampone negativo valido per 72 ore se il test è molecolare e per 48 ore se antigenico. Oppure un Green Pass da guarigione o da vaccino che dal primo febbraio durerà per soli sei mesi con effetto retroattivo (scadrà insomma anche a chi ha superato l’infezione o ha ricevuto la somministrazione da più di 180 giorni). 

In sintesi, ecco uno specchietto con le prossime date da cerchiare in rosso sul calendario:

20 Gennaio Parrucchieri: dal 20, per andare da parrucchiere, barbiere o estetista serve il Green Pass, base o rinforzato
31 Gennaio Discoteche: il 31 termina lo stop a concerti ed eventi all’aperto ed è l’ultimo giorno di chiusura per le discoteche
1 Febbraio Negozi e uffici: da febbraio il Pass (la cui durata si riduce a 6 mesi) servirà per entrare in uffici pubblici e quasi tutti i negozi. Articolo completo su today.it.

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