In Slovenia vietati gli eventi pubblici e locali aperti fino alle 22
Crescono i contagi e gli ospedali vanno in sofferenza: la Slovenia non va in lockdown ma limita le attività per il rischio assembramenti
La Slovenia ha annunciato un inasprimento dei controlli e delle restrizioni a causa di un innalzamento preoccupante dei contagi. Da quanto emerso non è in previsione un nuovo lockdown ma delle misure per limitare i contatti tra le persone. Il ministro della Sanità sloveno Poklukar ha dichiarato che l'ipotesi di un lockdown era stata presa in considerazione dalle autorità ma si è optato per misure meno rigide.
Restrizioni
A partire da oggi, l'obbligo del Green pass sarà "ampliato, gli orari di apertura di bar e ristoranti limitati, gli assembramenti vietati e saranno consentite solo le mascherine chirurgiche o FFP2", ha riferito l'agenzia di stampa slovena STA. Saranno inoltre effettuati maggiori tamponi agli studenti e i night club e le discoteche saranno momentaneamente chiusi. I ristoranti saranno aperti dalle 5 alle 22 e si entra solo con il Green pass. Da oggi poi sono vietati tutti gli eventi pubblici, le celebrazioni e le cerimonie nuziali (la messa è consentita ma solo per chi ha il Green pass).
Preoccupante la situazione ospedaliera: se i contagi continueranno a salire e ad aumentare i ricoveri, la Slovenia dovrà presto inviare i suoi pazienti Covid all'estero a causa delle limitate capacità ospedaliere, ha aggiunto Poklukar.