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Fuori Comune no, in vacanza all'estero sì: l'ironia sul paradosso delle regole anti covid corre sui social

Il cantante udinese Ruggero de I Timidi è uno dei tanti che, in questi giorni, ha raccontato a modo suo il paradosso delle regole per cui non ci si può muovere all'interno della propria regione ma si può prenotare una vacanza all'estero, in barba alle restrizioni, ai sacrifici, alla mancanza di soldi di molti e agli alberghi chiusi in Italia

Da giorni si è scatenata la polemica sui viaggi all'estero per vacanza: è possibile farli, ma non è possibile uscire dal proprio comune se si è in zona rossa. Anzi, in zona rossa non si dovrebbe nemmeno uscire di casa se non per le eccezioni che ormai già conosciamo, lavoro, salute e necessità. Ma ormai, a distanza di più di un anno dall'esplodere di una pandemia che ha piegato il mondo intero, è difficile per tutti seguire delle regole (per lo più di civiltà e buonsenso) che spesso risultano incongruenti e incoerenti. Il nodo dei viaggi all'estero non è però certo una questione di questi giorni, anzi. La possibilità di uscire dal paese c'è da diversi mesi, sul sito del Ministero della Salute c'è la lista dei paesi che accettano turisti e ci sono le indicazioni su come fare. Di questi giorni però è il decreto del ministro Speranza, che prevede l'obbligo dei tamponi (all'andata e al ritorno) e della quarantena: una decisione che sa di beffa per il tempismo ma che rimane coerente con tutte le decisioni dell'ultimo momento prese in questi mesi. 

A far discutere, però, rimane questa possibilità di poter uscire dal paese per turismo, frequentando aeroporti e luoghi pubblici, quando le regole prevedono che non si possa fare molto all'interno del proprio comune. Un cortocircuito che ha posto mille quesiti e ha accentuato molte disparità, che in questo momento non aiutano a sentirsi come una comunità che lotta nella stessa direzione. Disparità già acuite dal sistema vaccinale, che prevede somministrazioni per categorie non evidentemente a rischio, ma rientrate nel macrocosmo della sanità e dell'istruzione, prima di altre certamente più bisognose. Disparità acuite dalle restrizioni, che impediscono a molti di lavorare e di non aver accesso ai ristori, mentre taluni non hanno mai smesso e, anzi, hanno vissuto meglio in questi mesi che prima. Disparità che prevedono che il settore turistico in Italia sia praticamente fermo ma quello estero no. 

A dire la sua è stato, in questi giorni, anche l'artista udinese Andrea Sambucco, in arte Ruggero de I Timidi. Un post su Facebook racconta in maniera semplice e ironica il paradosso dei viaggi. Lui che vorrebbe andare a trovare sua mamma ma, date le restrizioni, non può. Allora parte per le Canarie, poi viaggia per tutta Europa (legalmente, visto che si può fare) solo per atterrare all'aeroporto di Ronchi dei Legionari e da lì fare attività fisica fino a Udine, dove la mamma lo aspetta con un buon frico. Un paradosso che racconta l'Italia di oggi, che non aiuta affatto a sentirsi vicini alla fine di un incubo e che non aiuta certo a pensare che "andrà tutto bene". 

  • Ruggero de I Timidi ironizza sui viaggi all'estero

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