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L'Austria si avvicina al lockdown, ma solo per i non vaccinati

Aumentano i contagi e la campagna vaccinale zoppica: in Austria si pensa a un lockdown e si guarda all'Italia per l'uso del Green pass

Nelle terapie intensive austriache ci sono 224 posti occupati e la scorsa settimana il Sistema sanitario nazionale ha registrato 20.408 nuovi casi. La campagna vaccinale rallenta ed è lontana da numeri confortanti: il 65,4% della popolazione totale ha ricevuto una dose del vaccino e il 62,2% è completamente vaccinato. Sono numeri impietosi che preoccupano l’Austria, paese il cui cancelliere ha detto chiaramente che si prepara ad una misura drastica nei confronti dei non vaccinati perché sono loro a riempire in questi giorni gli ospedali. L’idea è non solo quella di seguire l’Italia sull’uso del Green pass, ma andare oltre: un lockdown solo per chi non si è vaccinato contro il coronavirus.

Lockdown solo per non vaccinati

"La pandemia non è ancora nello specchietto retrovisore. Stiamo per imbatterci in una pandemia di non vaccinati", ha spiegato il neo cancelliere Alexander Schallenberg. E, proprio per questo, se il numero di pazienti covid dovesse raggiungere 500, o il 25% della capacità totale del paese, l'ingresso in attività come ristoranti e hotel sarebbe limitato a coloro che sono vaccinati o guariti dal virus. Peggio ancora se i ricoverati in intensiva fossero 600, o un terzo della capacità totale: i non vaccinati potrebbero essere autorizzati a lasciare la loro casa solo per motivi specifici. In una parola: lockdown. "Ai non vaccinati deve essere chiaro che non solo responsabili della loro salute, ma anche di quella degli altri. Non è ammissibile che il sistema sanitario venga sovraccaricato per colpa degli indecisi e attendisti”, ha ribadito il capo di Governo dell’Austria.

Gli altri paesi

L'Austria non è l'unico Paese del mondo che fa i conti con una crescita dei casi di coronavirus e che è costretto a correre ai ripari. Uno dei casi eclatanti è quello della Russia, che da giorni continua ad inanellare un record negativo dopo l'altro di morti e contagi. Entrambi i dati, ancora saliti nelle ultime 24 ore con 1.075 decessi e 37.678 nuovi casi. Solo circa un terzo dei 146 milioni di russi è stato vaccinato, mettendo a dura prova il sistema sanitario del paese. Di fronte a una diffusa resistenza alla vaccinazione, il presidente Vladimir Putin ha risposto al peggioramento della situazione ordinando ai russi di astenersi dal lavoro tra il 30 ottobre e il 7 novembre.

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