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Martedì, 19 Marzo 2024
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Natale 2020 solo tra conviventi, ma ci sono possibilità anche per fidanzati e nonni

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmerà oggi il Dpcm 3 dicembre con le regole di Natale 2020 e le deroghe sulle quali stanno discutendo le Regioni

Il decreto ministeriale che ci darà le regole per Natale verrà firmato oggi da Conte ma ci saranno poche deroghe per gli anziani soli e sarà consigliato festeggiare solo in famiglia. La soluzione per stare con congiunti e familiari è nelle pieghe del decreto legge approvato ieri dal CdM.

Il Dpcm

Il decreto ministeriale avrà una validità massima di 50 giorni (probabilmente la scadenza sarà il 15 gennaio), come ha stabilito il decreto legge 2 dicembre n. 158 che ieri ha deciso che l'Italia sarà chiusa per le feste certificando lo stop agli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e quello tra comuni il 25 e il 26 e a Capodanno. 

Il Natale 2020

La bozza del testo del Dpcm dovrebbe essere al vaglio delle Regioni, che invieranno le loro osservazioni: la questione principale attorno a cui si dibatte è quella dei rincongiungimenti familiari e delle deroghe per i nonni, mentre quella del rientro al proprio domicilio o alla propria residenza sembra ormai risolto dal decreto legge, il quale stabilisce che sarà sempre possibile. Il decreto aggiunge anche la possibilità di ritornare alla propria abitazione ma non permette esplicitamente di effettuarlo a chi ha cambiato domicilio o residenza per ragioni di studio o di lavoro, ovvero ai fuorisede.

Le deroghe

Sul fronte delle deroghe la linea del governo è frastagliata ma per ora sembra prevalere le chiusura: nessuna deroga per ricongiungimenti familiari o raggiungimento delle seconde case, si muove solo chi deve rientrare nella propria residenza o chi, previa autocertificazione, dichiara di dover assistere un genitore solo e anziano.

Gli spostamenti

Non è passata per ora la richiesta di permettere i ricongiungimenti familiari in base al grado di parentela (ovvero ai parenti di primo grado) e quindi dovrebbero essere vietati anche quelli tra fidanzati e generici "congiunti". Il Dpcm permetterà di tornare nella propria casa, che sia residenza o domicilio o semplice "abitazione" e per "situazioni di necessità", che dovranno essere meglio dettagliate; si potrà muovere anche chi, previa autocertificazione, dichiara di dover assistere un genitore solo e anziano;  sarà "fortemente raccomandato" non ospitare persone non conviventi e si consiglierà di mantenere un limite che potrebbe essere posto a sei, otto o dieci ospiti.

Altre regole

l coprifuoco è confermato dalle 22 dal 4 dicembre e fino al 6 gennaio. Non ci saranno deroghe nei giorni di festa, l’orario di rientro nella propria abitazione sarà lo stesso anche a Natale, il 26 e il 31 dicembre, a Capodanno e il 6 gennaio. Dopo le 22 e prima delle 6 sarà possibile uscire dalla propria abitazione soltanto per "comprovate esigenze", che sono motivi di lavoro, di salute e di urgenza; 
nelle regioni in fascia gialla sarà possibile oltrepassare i confini regionali fino al 20 dicembre; fino a quella data è consentito anche il trasferimento nelle seconde case dove si potrà rimanere facendo poi ritorno presso la residenza o il domicilio. Per chi si trova in zona rossa o arancione sarà sempre possibile dal 4 dicembre al 6 gennaio fare ritorno nella propria abitazione di residenza e presso il domicilio.
Nel Dpcm dovrebbe anche entrare il divieto di cenoni per il 31 anche negli alberghi, per evitare che – grazie al pernottamento – venga aggirata la norma anti-festeggiamenti. Identico ragionamento è stato fatto per lo stop alle crociere

Cosa si può fare

Sembra comunque ormai deciso che i negozi potranno rimanere aperti fino alle 21, consentendo così di scaglionare gli ingressi e forse dividerli per fasce d'età allo scopo di evitare file e assembramenti. Nei fine settimana e nei giorni festivi centri commerciali e grandi magazzini saranno aperti (è in discussione la possibilità nelle zone rosse). In base al decreto legge il divieto di spostamento scatterà da lunedì 21 dicembre, e quindi nei giorni 18, 19 e 20 dicembre (sabato, domenica e lunedì):

Per le regioni in fascia gialla sarà quindi possibile oltrepassare i confini regionali, è consentito anche il trasferimento nelle seconde case dove si potrà rimanere facendo poi ritorno presso la residenza o il domicilio.
Per chi si trova in zona rossa o arancione sarà sempre possibile fare ritorno nella propria abitazione di residenza e presso il domicilio. Si discute se inserire nel nuovo decreto anche una raccomandazione a non superare 10 persone a tavola. Nel frattempo pare che verrà anche eliminato l'obbligo del test del tampone per rientrare al lavoro dopo 21 giorni di isolamento.

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