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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Terapie intensive in Fvg: gli anestesisti denunciano numeri sbagliati della Regione

L'associazione anestesisti rivela il numero dei posti letto in Terapia intensiva attivi in Friuli Venezia Giulia, che sono 80 a fronte dei 175 dichiarati dalla Regione

Un'altra denuncia di scarsa trasparenza. Dopo quella di alcuni mesi fa, l'associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani area emergenza critica del Fvg (Aaroi Emac Fvg) torna sulla questione posti letto in terapia intensiva che, stando a una nota da loro divulgata, quelli "attualmente attivi ed operativi in tutto il Fvg sono molti di meno di quanti dichiarati in questi giorni dall’amministrazione regionale al Ministero della Salute".

La denuncia

"In considerazione della ripresa dei numeri della pandemia Covid 19 e del numero lentamente crescente dei pazienti più gravi ricoverati presso le nostre Terapia Intensive, dieci giorni fa Aaroi Emac Fvg ha inviato una nota all’Assessore Riccardi ed al Direttore Centrale Salute Zamaro, segnalando con preoccupazione il computo errato del numero di posti letto regionali e chiedendone la correzione nella trasmissione del dato ministeriale anche in considerazione dei nuovi criteri governativi per il passaggio di zona di rischio. Ad oggi nessun riscontro è pervenuto", si legge nella nota.

"I posti letto di Terapia Intensiva come stabilito da normativa vigente e da standard nazionali ed internazionali, oltre che possedere chiari requisiti in termini di tecnologia e attrezzatura, devono prevedere la presenza h24 di specialisti di Anestesia e Rianimazione e infermieri con formazione specifica, in numero e rapporto preciso e prestabilito rispetto al numero di pazienti da assistere e trattare. Nessuna deroga può essere fatta a questi principi se non a discapito della qualità delle cure erogate", concludono gli anestesisti.

La lettera alla Regione Fvg

"Sta destando grandissima meraviglia ed incredulità in tutti noi, rilevare da giorni dal sito nazionale di Agenas, Portale Covid 19 (dati del dipartimento di Protezione Civile e del Ministero della Salute aggiornati giornalmente) che la Regione Fvg avrebbe a disposizione n 175 posti letto di Terapia intensiva attivi (con zero posti letto attivabili). Tale numero è assolutamente irreale e non vero perché si riferisce ad un numero di posti letto intensivi totali massimi raggiunti in piena pregressa crisi pandemica, poi in gran parte smantellati a fine terza ondata e di fatto quindi mai più riaperti".

"Il decreto legge del 19/5/2020 prevedeva effettivamente per la nostra regione la creazione di ulteriori nuovi 55 posti letto di terapia intensiva, ma di fatto da qualche mese questi posti letto sono stati progressivamente chiusi e sono oggi probabilmente attivabili ma, stante la perdurante carenza di risorse di personale, solamente con un sacrificio di personale medico ed infermieristico a discapito di altre attività", scrivono gli anestesisti.

Nella delibera regionale n.1224 del 7 agosto 2020 è stato indicato nel numero di 120 posti letto lo status quo (ante covid 19) dei posti di terapia intensiva del Fvg, con distribuzione per singola azienda e presidio ospedaliero, come comunicati al Ministero in fase pre-pandemia. "Tale computo è assolutamente errato", denunciano gli anestesisti, "perché imputa ad Asugi (presidio Cattinara/Maggiore) 26 posti letto di Terapia intensiva laddove quelli attivi ed operanti in realtà sono 15, ad Asufc 3 posti letto di Terapia intensiva D.H. senza alcun significato strutturale e di cui non vi è traccia in alcun setting e organigramma aziendale, di fatto inesistenti; tiene conto di 8 posti letto presso l'area di emergenza del presidio di Palmanova, 8 in quella di San Daniele e 8 in quella di Tolmezzo, per un totale di 24 posti non di Terapia intensiva ma di semi-intensiva. Il computo quindi dei reali posti letto di Terapia intensiva oggi disponibili in Fvg e come previsti da normativa vigente corrisponde a circa 80 e non 120  e tanto mento 175".

Le considerazioni valgono i fini del calcolo del fabbisogno di posti letto intensivi corrispondenti a 0,14 per 1000 abitanti e del calcolo della percentuale di occupazione dei posti letto intensivi nel rispetto dei nuovi criteri per il passaggio di colore (10% sui posti letto effettivi)

Le reazioni

«Siamo ostaggi di una maggioranza che nasconde la verità, fornisce dati falsi e fa propaganda sui meriti degli operatori della sanità, costretti a lavorare in condizioni sempre più difficili anche a causa della drammatica carenza di personale». Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle, Andrea Ussai, commentando il comunicato di AAROI EMAC, che denuncia ancora una volta un’errata comunicazione della Giunta regionale al Ministero della Salute rispetto ai posti di terapia intensiva realmente attivi. «Aspettando l'esito dell'ispezione ministeriale, questo comunicato dell’Associazione anestesisti e rianimatori non ci rassicura, perché evidenzia nuovamente la mancanza di ascolto, da parte di chi governa la sanità, degli operatori e delle loro rappresentanze» aggiunge il consigliere M5S.
«Forse sarebbe il caso che il Ministero verifichi e si esprima anche su questo. Nel frattempo - conclude Ussai - noi crediamo a quanto dicono i professionisti e stiamo dalla parte di coloro che sono impegnati ogni giorno in prima linea per combattere il virus con sacrificio e abnegazione».

Liguori

«Non sono bastati gli ispettori del Ministero della Salute in visita nei nostri ospedali a inizio agosto. È di questo pomeriggio (ieri n.d.r.) la nuova segnalazione dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani Emergenza area critica (AAROI EMAC) sul "computo errato del numero di posti letto regionali" delle terapie intensive e la conseguente richiesta alla Regione  «di correzione nella trasmissione del dato ministeriale». A questo punto non capiamo davvero l’atteggiamento di Riccardi e riteniamo urgente l’audizione dei rappresentanti dei medici anestesisti rianimatori in Commissione Sanità, visto che l’assessore non si è preoccupato nemmeno di dare riscontro alla nota che gli avevano inviato già una decina di giorni fa». Così la consigliera regionale dei Cittadini, Simona Liguori, in merito alla comunicazione della Associazione dei Medici di Anestesia e Rianimazione, 118 e Pronto Soccorso del FVG.

"Basta gioco tre carte su pelle cittadini"

«Deve finire questo miserevole gioco delle tre carte sulla pelle dei cittadini del Friuli Venezia Giulia: Riccardi risponda ai rianimatori. È inaccettabile che i professionisti della salute in prima linea ormai da oltre un anno e mezzo non ricevano risposte alle loro richieste da parte della Direzione centrale salute e dall'assessore Riccardi. Prima erano i morti 'pregressi' che apparivano settimane dopo, poi il tribunale di Palmanova imbastito contro i rianimatori, ora di nuovo i dati trasmessi al Ministero che secondo i tecnici non sono reali. Il tutto con gli ispettori del Ministero praticamente ancora in casa. Si alimenta disaffezione verso la nostra sanità e verso la campagna vaccinale: la trasparenza è il primo antidoto ai novax". Lo dichiara il membro della commissione Paritetica Salvatore Spitaleri, del Pd, dopo che AAROI EMAC Fvg ha reso noto che giorni fa è stata inviata una nota all'assessore Riccardi ed al Direttore Centrale Salute Zamaro, "segnalando con preoccupazione il computo errato del numero di posti letto regionali e chiedendone la correzione nella trasmissione del dato ministeriale».


"Riccardi chiarisca denuncia rianimatori su intensive"

«Vista la serietà della denuncia dei rianimatori dell'Aaroi-Emac sull'incongruenza dei dati relativi alle terapie intensive che la Regione ha trasmesso al ministero, è bene che l'assessore alla Salute chiarisca subito la situazione. E visti i precedenti è bene che lo si faccia in maniera del tutto trasparente con un coinvolgimento in commissione di tutti i soggetti interessati». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Fvg, Diego Moretti commentando la nota odierna della sezione Fvg dell'organizzazione sindacale nazionale dei medici di anestesia e rianimazione, 118 e pronto soccorso (Aaroi-Emac) nella quale sottolineano la “ripresa dei numeri della pandemia Covid19 e del numero lentamente crescente dei pazienti più gravi ricoverati presso le nostre terapia intensive”. «Domani depositeremo la richiesta di convocazione urgente della terza commissione, formalizzando la necessità di audire il sindacato dei rianimatori e i soggetti coinvolti, con l'auspicio di non trovarsi, come già successo solo alcuni mesi fa, in una situazione che ci è parsa creata ad arte per mettere i medici l'uno contro l'altro».

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