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Decreto "Riaperture": coprifuoco alle 22 fino a luglio ma tutto aperto anche la sera

Cosa riapre dal 26 aprile: il calendario delle riaperture fino al 31 luglio, passo dopo passo

Da lunedì 26 aprile il decreto Riaperture del governo Draghi riporterà la zona gialla in Italia e 13 regioni potrebbero finire nell'area con minori restrizioni in base all'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza dopo il report dell'Istituto Superiore della Sanità. Ma il 26 aprile è solo l'inizio della road map delle riaperture, che avrà diverse tappe in calendario fino a luglio. 

Il calendario delle riaperture dal 26 aprile al 31 luglio

Il cronoprogramma delle riaperture del governo Draghi prevede il ritorno delle attività e nuove regole per la zona gialla in una road map con step successivi. La prima tappa è quella del 26 aprile. In quella data: 

Viene ripristinata la zona gialla dopo oltre un mese di stop. In tutti i territori classificati in questa area - anche tra regioni - ci si potrà spostare liberamente senza green pass o autocertificazione, mentre per spostarsi da o verso regioni rosse o arancioni servirà il pass (rappresentato dal certificato vaccinale, di negatività al tampone o di guarigione dal Covid);
riprenderanno diverse attività. Sarà possibile pranzare o cenare solo nei luoghi di ristorazione con tavoli all'aperto. In zona arancione sarà mantenuta la sola possibilità di asporto, così come in quella rossa. In zona gialla riapriranno i musei, mentre gli eventi in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all'aperto saranno svolti solo con posti a sedere preassegnati con distanza di almeno un metro; la capienza non può essere superiore al 50% di quella massima, ma con un tetto di 1.000 spettatori all'aperto e 500 al chiuso. Alcuni eventi si potranno riservare solo a chi abbia certificato verde.
Ancora in zona gialla saranno consentiti gli sport all'aperto. Si torna a scuola, ma le superiori potranno adottare forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica affinché sia garantita, in zona rossa, la presenza ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca, mentre in zona gialla e arancione la didattica in presenza deve essere garantita ad almeno il 60% e fino al 100% della popolazione studentesca. 

Lo step successivo sarà quello del 15 maggio. In quella data:

riapriranno in zona gialla le piscine all'aperto e gli stabilimenti balneari;
riapriranno anche nei giorni festivi, sempre in zona gialla, i mercati e i centri commerciali
riapriranno le piscine ma solo all'aperto e resteranno in vigore le regole di sicurezza come quella dei 7 metri quadrati di acqua a testa, che significa consentire l’ingresso in vasca per un solo terzo della capienza e divieto di fare la doccia
Il primo giugno invece:

in zona gialla si potranno frequentare le palestre al chiuso;
potranno aprire ma solo a pranzo anche i locali che hanno spazi al chiuso; non si esclude del tutto che la misura possa essere estesa anche per la cena;
si potrà andare a eventi sportivi negli stadi o palazzetti con presenza non superiore al 25% della capienza e comunque non più di 1.000 spettatori all'aperto e 500 al chiuso.
In più da giugno potrebbero essere rivalutate, con una delibera, le disposizioni sul coprifuoco, che resta attualmente previsto alle 22: a seconda dei risultati dell'analisi della situazione epidemiologica, la misura potrebbe slittare alle ore 23 o essere eliminata. Per questa data potrebbe essere perfezionata in versione digitale, sulla scia del green pass europeo, anche la certificazione verde Covid-19 in Italia per gli spostamenti tra Regioni di colore diverso. Sul certificato, già cartaceo dal 26 aprile, potrebbe quindi essere inserito un QR code, ma al progetto si sta ancora lavorando. 

Decreto Riaperture: cosa cambia in Italia dal 26 aprile al 31 luglio

Nella road map del decreto riaperture la tappa successiva è quella del 15 giugno. In quella data nelle regioni in fascia gialla riaprono le Fiere con 15 giorni di anticipo rispetto alla prima bozza del decreto per ridare ossigeno a un settore economico che nel nostro Paese vale 3 miliardi di euro. Anche qui distanziamento di un metro e presenze contingentate. I lavori preparatori potranno iniziare prima del 15 giugno. Infine c'è il primo luglio. Quando riapriranno gli stabilimenti termali, convegni, congressi e parchi tematici in zona gialla.

La Stampa spiega che all’inizio di luglio potranno riaprire le terme, ma le attività di gruppo, come acquabike o acquagym, andranno svolte preferibilmente nelle piscine all’aperto. L’idrokinesiterapia andrà fatta sempre dove possibile in vasche dedicate. Ci saranno posti alternati dove si fanno inalazioni. Riapriranno anche parchi tematici e di divertimento. Niente anticipo invece per congressi e convegni, che fino al primo luglio dovranno continuare a svolgersi in modalità remoto. Ma dal primo luglio torneranno in presenza anche se con distanziamento e contingentamento dei partecipanti. Come per le Fiere anche in questo caso i lavori preparatori potranno iniziare prima. 

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