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Turisti stranieri "alto spendenti" e grandi eventi: così il Friuli Venezia Giulia fa il pieno

Presentati i dati della stagione estiva in Friuli Venezia Giulia: bene mare e città, ma la montagna continua a rimanere indietro

Meglio del 2019, considerato l'anno dei record per il turismo regionale. "La stagione estiva ha portato risultati ottimi, addirittura superiori alle aspettative, con una crescita del 2,3% sulle presenze rispetto del 2019. Essere riusciti, nonostante gli strascichi della pandemia, a superare i numeri della stagione record per il turismo regionale è sicuramente un punto fermo molto confortante, soprattutto per guardare in prospettiva al futuro".Queste le parole condite di positività del presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga durante la presentazione dei dati turistici della stagione estiva. "Confrontando il periodo maggio-agosto del 2022 con quello del 2019, le presenze in Regione sono cresciute del 2,3% e gli arrivi dello 0,8%. In particolare sono stati registrati incrementi positivi delle presenze per Lignano (+3,2%), Trieste (+13,3%), Gorizia (+11,1%), Piancavallo (+18,6%), Pordenone (+8,7%), con una situazione più o meno analoga per gli arrivi". La stagione è partita bene con un aumento delle presenze del 12,8% a maggio, per poi passare a un +4,6% a giugno, al +1,9% di luglio fino a subire un leggero calo ad agosto (-1,6%), "mentre per quanto riguarda settembre le proiezioni fanno presupporre ottimi risultati con una crescita del 15%".

Dati

La presenza di turisti dal nostro stesso Paese rispetto al 2019 è decisamente in aumento (+4,8% dei pernottamenti) su quasi tutto il territorio, con punte massime a Lignano (+9,1%) e Piancavallo (+22,2%), e anche quella di persone che vengono dall'estero registra un aumento anche se più contenuto (+0,7%) e particolarmente accentuato in certe località come Trieste (+21,1%). Per quanto riguarda le provenienze estere a crescere maggiormente sono Germania +15,3% e Austria +5%, mentre calano gli afflussi da Slovacchia (-18,2%), Ungheria (-16,7%) e Repubblica Ceca (-11,3%). Sul mercato nazionale si riscontrano ottimi risultati per gli ospiti corregionali (+17,9%), +6,3% dall'Emilia Romagna e +3% dal Lazio.

Strutture

Analizzando più nel dettaglio i dati delle tipologie di strutture ricettive emergono incrementi sia per quelle alberghiere (+8%) sia per quelle extra alberghiere (+1,3%). In flessione, invece, le case e appartamenti per vacanze (-7,4%), dove la crescita degli italiani (+5,9%) non riesce a bilanciare il calo degli stranieri (-16,2%). "C'è stato un rilevante cambio nelle presenze, con il ritorno dei turisti alto-spendenti, in particolare tedeschi e austriaci - ha spiegato l'assessore regionale a Turismo Bini -. Ora la nostra è tra le mete turistiche più ricercate d'Italia e questo è dovuto sicuramente all'innalzamento del livello dell'offerta. I turisti sono sempre più esigenti e quindi dobbiamo soddisfare le loro aspettative offrendo location e accoglienza di alto livello, ma anche facendo loro conoscere le eccellenze enogastronomiche del Friuli Venezia Giulia".

Pubblicità e grandi eventi

L'assessore ha spiegato che "abbiamo investito su campagne mediatiche sulle principali reti e testate nazionali, miglioramento dell'accoglienza, promozione del territorio attraverso il marchio 'Io Sono Friuli Venezia Giulia' e soprattutto grandi eventi come il Jova Beach Party, No Borders, Gusti di frontiera, Friuli Doc, pordenonelegge e la Barcolana. Iniziative che hanno restituito al territorio in termini di ricadute economiche 7 euro per ogni euro pubblico investito".

Montagna e cultura

"Anche la montagna ha dato buoni risultati, anche grazie a un ricco calendario di iniziative, con 149.931 primi ingressi sugli impianti regionali (+ 9% rispetto al 2019), un numero di ticket venduti in crescita, oltre ad aumenti superiori ai 50% per i ricavi a Piancavallo e Forni di Sopra rispetto al periodo pre-pandemia. Un dato che certifica l'ottimo lavoro svolto anche in preparazione della stagione invernale". Sul fronte della cultura buon successo per le visite guidate nelle città e nei siti Unesco che, a fine agosto, hanno raccolto oltre 6.700 partecipanti. In testa si posiziona Aquileia, seguita da Trieste, Udine, con il tour delle rogge e, a partire da metà estate, con il Dacia Arena Tour, la visita allo stadio dell'Udinese. Risultati positivi anche a Gorizia, Palmanova, Pordenone (con Casarsa, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo) e Cividale e sold out anche per le visite alla base di Rivolto, quartier generale delle Frecce Tricolori. Oltre agli appassionati locali, in questi mesi c'è stata un forte presenza di pubblico proveniente da Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. Tra le proposte più interessanti per i turisti che hanno usufruito del servizio, ha ottenuto in particolare un buon risultato il tour Pasolini a Casarsa, in occasione del centenario della sua nascita. Complessivamente sono state vendute oltre 22.200 FVGcard, il triplo rispetto a 2019 (7.818 card) e più di 2.200 audioguide (Aquileia, Trieste, Palmanova, Udine e Pordenone). 

"Dati incongruenti"

"I risultati ottenuti durante questa stagione estiva sono certamente una soddisfazione, frutto anche e soprattutto del lavoro dei nostri operatori e imprenditori del comparto", esordisce il consigliere regionale Franco Iacop (Pd). Che però continua a commentare i dati turistici della stagione estiva presentati dal presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, e dall'assessore al Turismo, Sergio Emidio Bini. "Resta opaca la situazione della montagna, dove è ancora tutta da chiarire la strategia rispetto ai temi della sostenibilità economica degli impianti per la prossima stagione invernale". "Dalla nota ufficiale emerge una discrepanza fra i dati presentati dal presidente Fedriga, che a Lignano segnano + 3,2%, e quelli di Bini che, confermando la sua nota del 5 settembre scorso, parla di 9,1% di presenze", commenta Iacop esprimendo preoccupazione per la stagione invernale. "Dopo le fantasiose e contraddittorie dichiarazioni del consigliere regionale leghista Stefano Mazzolini, resta da chiarire quale sarà l'indirizzo della Regione per l'innevamento rispetto al tema della sostenibilità economica. A fronte della situazione preoccupante a causa del caro energia, è necessario un impegno forte e soprattutto chiaro, in modo da sostenere il comparto ricettivo, anche attraverso il voucher Turesta, e non creare dunque confusione e false aspettative".

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