
Emergenza Covid: serve un cambio di passo su entrambi i versanti del confine per la gestione degli anziani
Appello dello Spi-Cgil e del sindacato pensionati sloveno Sus. “Serve più attenzione al ruolo dei lavoratori transfrontalieri impegnati nel settore dell’assistenza alle persone”
«Le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea devono essere occasione per un reale salto di qualità dei sistemi sanitari e per garantire una migliore assistenza agli anziani, e rappresentano una straordinaria opportunità per creare occasioni di sviluppo economico e nuova occupazione». È quanto scrivono in una nota congiunta il segretario regionale dello Spi-Cgil Roberto Treu e Francka Cetkovic, segretaria del sindacato pensionati sloveno Sus, al termine di una videoconferenza convocata per esaminare l’attuale quadro di emergenza sanitaria nella nostra regione e nella vicina Repubblica. «È comune – si legge ancora nella nota – la necessità di potenziare il servizio sanitario pubblico universale, migliorare il sistema di assistenza continuativa agli anziani, aumentare gli organici del personale sanitario, sviluppare una forte medicina territoriale, implementare la telemedicina e la digitalizzazione del servizio socio sanitario».
Sia in Fvg che in Slovenia, denunciano inoltre Fvg e Sus, si registra l’indisponibilità un’indisponibilità dei rispettivi governi (regionale e nazionale) «a sviluppare un dialogo sociale costruttivo, volto a imprimere profonde correzioni della strategia di gestione, controllo e contenimento della pandemia». I due sindacati giudicano poi «inaccettabile l’uso politico strumentale della crisi pandemica, con limitazioni e repressioni della voce e delle proteste degli operatori sanitari, delle organizzazioni sociali, politiche e sindacali». I sindacati, da parte loro, «ribadiscono un impegno alla collaborazione, con particolare riguardo alla condizione dei lavoratori frontalieri impegnati nei servizi di assistenza alla persona e alle necessità di prevedere percorsi più agili per la loro regolarizzazione, vista la forte rilevanza sociale del lavoro che svolgono, specialmente in questo periodo».