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Mercoledì, 24 Aprile 2024
discriminazione

Contributo affitti: i Comuni continuano a escludere i cittadini stranieri

Situazione sempre più ingarbugliata per le famiglie in difficoltà economiche e che sono in affitto in Friuli Venezia Giulia

La Regione Friuli Venezia Giulia ha risposto alla diffida di Asgi Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione, che aveva chiesto l’esecuzione all’ordinanza del Tribunale di Udine (confermata dalla Corte d’Appello) in materia di “documenti aggiuntivi” per gli stranieri ai fini dell’accesso al contributo affitti.

Il Tribunale condanna la Regione Fvg per discriminazione contro gli stranieri

"La Regione da un lato dichiara di volersi adeguare alla decisione del Tribunale, a più di un anno dall’ordinanza, che era immediatamente esecutiva. Dall’altro, però, ignora completamente la richiesta di emanare immediatamente istruzioni ai Comuni affinché i bandi attualmente aperti vengano regolati secondo i principi affermati dal Tribunale e non secondo il vecchio regolamento in via di modifica". Si legge così in una nota diramata dall'associazione.

I Comuni hanno emanato i bandi 2022 ancora con la richiesta di “documenti aggiuntivi”, in controtendenza a quanto deciso dal Tribunale e della Corte d’Appello. Le persone che ritengono di non potersi procurare questi documenti, non presentano domanda. "Questo comporta un grave danno non solo per gli inquilini stranieri, ma anche per i proprietari di casa, posto che il contributo in questione è destinato proprio a pagare il canone delle famiglie in difficoltà economica che abitano un alloggio spesso di proprietà di cittadini italiani", continua la nota. 

L'accusa

Continuano i rappresentanti dell'Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione: "Per non dire poi del totale stravolgimento dei principi di imparzialità e di buona amministrazione dell’azione amministrativa che deriva da questa situazione e che  espone i Comuni e la Regione a ulteriori azioni legali con grande dispendio di denaro e di energie pubbliche. Asgi, prima di riprendere nuovamente e a malincuore le azioni legali sul punto, invita un'ultima volta la Regione a emanare immediatamente una disposizione che imponga ai Comuni, nelle more di adozione del nuovo regolamento, di modificare i bandi attualmente aperti rendendoli conformi alla decisione del Tribunale, ripristinando così già da ora la legalità, la ragionevolezza e l'omogeneità di trattamento su tutto il territorio regionale".

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