Un report austriaco illustra le conseguenze di un attacco nucleare su Aviano

La minaccia di una guerra nucleare non sembra poi così remota. Appena due giorni fa, il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che «La terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante». Ieri, durante la trasmissione Tagadà (La7), invece, il generale Claudio Graziano, presidente del Comitato militare Ue, ha dichiarato di essere «convinto che in questo momento si tratti solo di minacce e di guerra di informazioni, però esiste un potenziale nucleare. Dobbiamo assolutamente vigilare e ricordare che il potenziale nucleare esiste e c’è in molti Paesi. Quindi, è importante mantenere qualsiasi forma di sanzione o di isolamento per evitare il verificarsi anche lontano di questo pensiero». Nel caso in cui il conflitto degenerasse, quali sarebbero gli obiettivi in Italia? Il più vicino a noi sarebbe la base militare di Aviano. In quasi tutti i paesi con arsenale nucleare, esiste un piano di emergenza in caso di attacco, in Italia i temi della Difesa nazionale sono invece secretati.

Esistono però dei simulatori ma, soprattutto, delle ricerche: il governo austriaco, già anni fa ha calcolato gli effetti che avrebbe sul suo territorio un attacco nucleare su Aviano. Le conseguenze ricadrebbero ovviamente su tutto il Friuli Venezia Giulia: un rapporto del 2014 è scaricabile dal sito del ministero degli affari europei e internazionali, dove viene mostrato chiaramente il fallout, ovvero la ricaduta sulla superficie terrestre di materiale radioattivo prodotto da esplosioni termonucleari. Ovviamente le ricerche e le simulazioni si avvalgono di diverse variabili, dal tipo di arma usata alle condizioni climatiche. Quello che non cambia è che le conseguenze umanitarie di un'ipotetica guerra nucleare sarebbero devastanti, dati i grandi arsenali nucleari conservati decenni dopo la fine del la Guerra Fredda e lo sviluppo di nuove armi nucleari in molti stati.