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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Vaccino anti-covid in Fvg: chi può farlo e tutto quello che c'è da sapere

Le risposte alle domande più frequenti sul vaccino e le indicazioni sulle categorie che in Italia e in Fvg hanno la priorità nella prima fase

Quanti dubbi sul vaccino anti-covid! E quanta confusione tra i cittadini che ormai devono destreggiarsi in un mare di informazioni a volte troppo tecniche. Proviamo a fare un po' di chiarezza non solo spiegando in cosa consiste il vaccino (fonte Aifa), con una serie di Faq, ma anche indicando quali sono le categorie che rientrano tra quelle prioritarie della prima fase.
 
1.Che cos’è e a che cosa serve? 
Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) è un vaccino destinato a prevenire la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nei soggetti di età pari o superiore a 16 anni. Contiene una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) con le istruzioni per produrre una proteina presente su SARSCoV-2, il virus responsabile di COVID-19. Il vaccino non contiene il virus e non può provocare la malattia.
 
2. Come viene somministrato? 
Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) viene somministrato in due iniezioni, solitamente nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra.
 
3. Come agisce? 
I virus SARS-CoV-2 infettano le persone utilizzando una proteina di superficie, denominata Spike, che agisce come una chiave permettendo l’accesso dei virus nelle cellule, in cui poi si possono riprodurre. Tutti i vaccini attualmente in studio sono stati messi a punto per indurre una risposta che blocca la proteina Spike e quindi impedisce l’infezione delle cellule. 
Le proteine prodotte stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici. In chi si è vaccinato e viene esposto al contagio virale, gli anticorpi così prodotti bloccano le proteine Spike e ne impediscono l’ingresso nelle cellule.
La vaccinazione, inoltre, attiva anche le cellule T che preparano il sistema immunitario a rispondere a ulteriori esposizioni a SARS-CoV-2
Il vaccino, quindi, non introduce nelle cellule di chi si vaccina il virus vero e proprio, ma solo l’informazione genetica che serve alla cellula per costruire copie della proteina Spike. Se, in un momento successivo, la persona vaccinata dovesse entrare nuovamente in contatto con il SARSCoV-2, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a combatterlo.
L’mRNA del vaccino non resta nell’organismo ma si degrada poco dopo la vaccinazione.
 
4. Che cosa contiene? 
Il COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) contiene un RNA messaggero che non può propagare se stesso nelle cellule dell’ospite, ma induce la sintesi di antigeni del virus SARS-CoV-2 (che esso stesso codifica). Gli antigeni S del virus stimolano la risposta anticorpale della persona vaccinata con produzione di anticorpi neutralizzanti.
 
L’RNA messaggero è racchiuso in liposomi formati da ALC-0315 e ALC-0159 per facilitare l’ingresso nelle cellule. Il vaccino contiene inoltre altri eccipienti: 
• 1,2-Distearoyl-sn-glycero-3-phosphocholine
• colesterolo
• sodio fosfato bibasico diidrato
• fosfato monobasico di potassio
• cloruro di potassio
• cloruro di sodio
• saccarosio
• acqua per preparazioni iniettabili

5. La sperimentazione è stata abbreviata per avere presto il prodotto? 
Gli studi sui vaccini anti COVID-19, compreso il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty), sono iniziati nella primavera 2020, perciò sono durati pochi mesi rispetto ai tempi abituali, ma hanno visto la partecipazione di un numero assai elevato di persone: dieci volte superiore agli standard degli studi analoghi per lo sviluppo dei vaccini. Perciò è stato possibile realizzare uno studio di grandi dimensioni, sufficienti per dimostrare efficacia e sicurezza.
 
Non è stata saltata nessuna delle regolari fasi di verifica dell’efficacia e della sicurezza del vaccino: i tempi brevi che hanno portato alla registrazione rapida sono stati resi possibili grazie alle ricerche già condotte da molti anni sui vaccini a RNA, alle grandi risorse umane ed economiche messe a disposizione in tempi rapidissimi e alla valutazione delle agenzie regolatorie dei risultati ottenuti man mano che questi venivano prodotti e non, come si usa fare, soltanto quando tutti gli studi sono completati. Queste semplici misure hanno portato a risparmiare anni sui tempi di approvazione

6. Quanto è efficace? 
I risultati di questi studi hanno dimostrato che due dosi del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) somministrate a distanza di 21 giorni l’una dall’altra possono impedire al 95% degli adulti dai 16 anni in poi di sviluppare la malattia COVID-19 con risultati sostanzialmente omogenei per classi di età, genere ed etnie. Il 95% di riduzione si referisce alla differenza tra i 162 casi che si sono avuti nel gruppo degli oltre 18mila che hanno ricevuto il placebo e i soli 8 casi che si sono avuti negli oltre 18mila che hanno ricevuto il vaccino.
 
7. La protezione è efficace subito dopo l’iniezione? 
No, l’efficacia è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose.
 
8. Quanto dura la protezione indotta dal vaccino? 
La durata della protezione non è ancora definita con certezza perché il periodo di osservazione è stato necessariamente di pochi mesi, ma le conoscenze sugli altri tipi di coronavirus indicano che la protezione dovrebbe essere di almeno 9-12 mesi.
 
9. Il vaccino può provocare la malattia COVID-19 o altre alterazioni genetiche? 
Questo vaccino non utilizza virus attivi, ma solo una componente genetica che porta nell’organismo di chi si vaccina l’informazione per produrre anticorpi specifici. Non sono coinvolti virus interi o vivi, perciò il vaccino non può causare malattie. L’mRNA del vaccino come tutti gli mRNA prodotti dalle cellule si degrada naturalmente dopo pochi giorni nella persona che lo riceve.
 
10. Le persone vaccinate posso trasmettere comunque l’infezione ad altre persone? 
Gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19 ed è necessario più tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone. Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19.
 
11. Quali reazioni avverse sono state osservate? 
Le reazioni avverse osservate più frequentemente (più di 1 persona su 10) nello studio sul vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sono stati in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Tra queste figuravano dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. Arrossamento nel sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere sono stati effetti non comuni, che hanno interessato meno di 1 persona su 100. Debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta) si è verificata raramente, in meno di 1 persona su 1000.

12. Quali reazioni avverse gravi sono state osservate durante la sperimentazione? 
L’unica reazione avversa severa più frequente nei vaccinati che nel gruppo placebo è stato l’ingrossamento delle ghiandole linfatiche. Si tratta, comunque, di una patologia benigna che guarisce da sola. In generale, le reazioni sistemiche sono state più frequenti e pronunciate dopo la seconda dose. Nei Paesi dove è già stata avviata la somministrazione di massa del vaccino sono cominciate anche le segnalazioni delle reazioni avverse, da quelle meno gravi a quelle più significative, comprese le reazioni allergiche. Tutti i Paesi che avviano la somministrazione del vaccino estesa a tutta la popolazione raccoglieranno e valuteranno ogni segnalazione pervenuta al sistema di farmaco vigilanza delle reazioni averse al vaccino, così da poter definire con sempre maggior precisione il tipo di profilo di rischio legato alla vaccinazione.

Piano vaccinale contro SARS-COV-2 – FASE 1 in Fvg

Lunedì 28 dicembre 2020 la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha aperto le prenotazioni delle vaccinazioni della prima fase che, secondo l'ordine di priorità stabilito dal Piano vaccinale nazionale, comprende: operatori sanitari, sociosanitari, personale tecnico e amministrativo del Sistema sanitario regionale e delle residenze per gli anziani nonché i loro ospiti. Ma non solo.

Le categorie

Personale sanitario del SSR: medici e dirigenti sanitari (medici, biologi, chimici, fisici, farmacisti, odontoiatri, psicologi, professioni sanitarie, veterinari); altro personale sanitario (professori, ricercatori, etc); professioni sanitarie (aree infermieristica e ostetrica, tecnico sanitaria, tecnica della prevenzione, tecnica della riabilitazione).

Altro personale del SSR: ruolo tecnico (operatori sociosanitari, ausiliari, operatori tecnici, assistenti tecnici, etc): Ruolo amministrativi e professionale (dirigenti, collaboratori, assistenti e coaditori amministrativi, ingegneri, etc).

Altro personale in appalto: servizi ospedalieri in appalto (pulizie, portantini, cucine, lavanolo, sterilizzazione, manutenzioni attrezzature, etc).

Personale Sanità Privata: sanità privata accreditata (medici, infermieri, tecnici sanitari, tecnici della riabilitazione, etc); altra sanità privata (medici, infermieri, tecnici sanitari, tecnici della riabilitazione, etc); libero-professionisti (medici, psicologi, tecnici sanitari, tecnici della riabilitazione, infermieri, odontoiatri, odontotecnici, etc).

Personale in convenzione: medici e altri professionisti (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, continuità assistenziale, emergenze territoriale, veterinari, psicologi, etc); farmacie (farmacisti e altri operatori); trasporto sanitario (dipendenti e volontari di croce rossa, SOGIT, croce verde, etc).

Personale Strutture Residenziali: sanitario (medici, infermieri, fisioterapisti); altro personale (operatori sociosanitari, amministrativi, animatori, tecnici, etc).

Persone in formazione: medici (specializzandi, CEFORMED, emergenza territoriale, etc); studenti (medicina e chirurgia, infermieristica, fisioterapista, tecnico di laboratorio, tecnico di radiologia, etc)

Come prenotarsi

Gli operatori del Sistema sanitario regionale possono prenotare direttamente il vaccino tramite tutti i canali attivi (G2, order entry, CUP web, farmacie, call center), oppure rivolgendosi al proprio coordinatore o direttore. Gli operatori sanitari, sociosanitari e personale delle strutture residenziali per anziani e gli altri sanitari (MMG, liberi professionisti, etc.), possono prenotare la vaccinazione come un'ordinaria prestazione sanitaria tramite CUP o in farmacia. La somministrazione avviene gratuitamente in uno dei cinque punti vaccinali ospedalieri istituiti nei presidi di Monfalcone, Pordenone, Udine, Tolmezzo e di Cattinara a Trieste.

Per vaccinare gli ospiti delle case di riposo è stata richiesta ai gestori delle strutture la raccolta del consenso informato degli anziani residenti, al fine di programmare la giornata di somministrazione curata in loco da una equipe dell'Azienda sanitaria di riferimento.

Piano vaccinale - FASI 2 E 3

Ultimate le vaccinazioni della prima fase, il Piano strategico nazionale del 12 dicembre 2020 "Vaccinazione anti-SARS-COV-2 / COVID-19" prevede che la vaccinazione sia somministrata a:

- persone di età avanzata (maggiore o uguale a 80 anni);
- persone di età compresa tra 60 e 79 anni;
- persone con malattie croniche che aumentano il rischio di complicanze in caso di COVID-19;
- operatori dei servizi essenziali (ad esempio insegnanti e personale scolastico, forze dell'ordine, personale delle carceri, etc.).

La tempistica dell’avvio di queste ulteriori fasi dipenderà dalla disponibilità del vaccino.

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