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Caso Morisi, Fedriga: “spettacolarizzazione di difficoltà umane” 

Il Governatore sull'ex social media manager di Salvini: "Siamo di fronte a errori che tuttavia non hanno a che fare con la parte politica. La stessa procura non ha ravvisato attualmente dei reati"

«Non capisco cosa c’entrino dal punto di vista politico della Lega i fatti personali di chi ne seguiva la comunicazione social. A una settimana dal voto non serve uno statista per capire che siamo di fronte a un attacco feroce verso la Lega». È il commento del presidente della Regione Massimiliano Fedriga sulla vicenda che ha riguardato l’ex social media manager di Matteo Salvini.

«Personalmente - ha spiegato Fedriga -, a livello umano manifesto il mio dispiacere, penso che siamo di fronte a una spettacolarizzazione di alcune difficoltà umane e di errori che tuttavia non hanno a che fare con la parte politica. Utilizzare strumentalmente chi seguiva in modo molto professionale la comunicazione social della Lega su vicende personali, in cui la stessa Procura non ha ravvisato attualmente dei reati, è uno svilimento del dibattito politico in Italia».

Il governatore continua il suo sfogo ricordando come anche in casi analoghi, la sua posizione sia sempre stata di non giudizio. «Personalmente ho sempre cercato di incentrare tutto su proposte politiche che non condivido e dare un’alternativa - ha dichiarato il governatore -, fare attacchi personali è sempre sbagliato, è un problema della politica italiana. Non mi sono espresso quando ci sono stati casi che coinvolgevano persone che nulla avevano a che fare con la politica, penso alla questione dei genitori di Renzi e di Di Maio. Penso che infierire contro i genitori dei singoli per attaccare politicamente vuol dire fare un danno agli italiani». 

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